Eccidio di Santa Lucia, le quinte della primaria Galilei di Vinci intervistano il testimone Alino Mancini

Comprendere la storia, ascoltando chi l'ha vissuta. Un concetto alla base del progetto svolto dai giovanissimi studenti delle quinte A, B e C della scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Galileo Galiei di Vinci. Ragazze e ragazzi hanno intervistato Alino Mancini, testimone dell'eccidio di Santa Lucia del 1944. Un incontro legato alla piattaforma Ministeriale "L'Italia siamo noi" nata in occasione della Festa della Repubblica lo scorso anno. La storia del territorio è stata studiata dagli studenti, che hanno prodotto l'articolo riportato di seguito per raccontarla, intervistando l'ospite Mancini.

Alino Mancini racconta i fatti Santa Lucia

Le tre quinte della scuola Primaria "G. Galilei" di Vinci, hanno partecipato ad un incontro con Alino Mancini, testimone dei fatti accaduti a Santa Lucia il 27 luglio 1944. L'incontro è legato al Progetto PTOF "L'Italia siamo noi", una piattaforma ministeriale nata lo scorso anno in occasione dei 75 anni della nascita della Repubblica, come supporto didattico digitale di ricerca storica.

In quel periodo i soldati tedeschi avevano occupato anche le campagne di Vinci, dove molte famiglie di sfollati si erano rifugiate per sfuggire ai bombardamenti. Durante una perlustrazione da parte di due tedeschi a bordo di una moto, qualcuno sparò e questo provocò una rappresaglia contro tre giovani civili disarmati, i quali furono barbaramente uccisi. Alino Mancini all'epoca era un bambino di circa 9 anni e si trovava con la sua famiglia nelle vicinanze di Faltognano. Gli alunni delle quinte, già da diversi mesi hanno affrontato il tema della guerra, documentandosi attraverso laboratori e letture, fino ad imbattersi in questo fatto di storia locale recente; hanno quindi preparato un'intervista con diverse domande da porre al protagonista dell'evento, a cui ha partecipato anche la Dirigente Scolastica Tamara Blasi e l'assessore alla Memoria Mila Chini. Il signor Mancini ha rievocato il periodo della sua infanzia, raccontando agli alunni del terrore provato in quei giorni e delle difficili condizioni di vita per la mancanza di cibo e di un rifugio sicuro, in cui poter vivere tranquilli... "Sono trascorsi diversi mesi prima che potessi tornare finalmente alla mia casa, finché non è finita la guerra. E tutti hanno potuto di nuovo respirare un'aria di libertà".

Alino Mancini ha proseguito esprimendo la propria opinione sulle guerre in generale ed affermando che gli uomini, anziché combattersi, devono dialogare per risolvere i conflitti tra le popolazioni; è fondamentale che le nuove generazioni conoscano ciò che è avvenuto nel passato per non ripetere gli stessi errori. La Dirigente Scolastica è intervenuta sottolineando l'importanza della Memoria per i ragazzi di oggi mentre l'assessore, illustrando le iniziative che la nostra comunità attua ogni anno per rievocare i fatti di Santi Lucia, ha ribadito i valori della democrazia e i diritti e i doveri di ciascuno. L'incontro si è concluso con un caloroso saluto al signor Mancini e con alcune foto ricordo.



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