Doppio cognome, nuove indicazioni per i punti nascita di Firenze

Scatta l’attribuzione del doppio cognome ai nuovi nati. L’ufficio di Stato civile del Comune di Firenze ha quindi provveduto a inviare ai punti nascita le prime indicazioni operative con relativo modulo che i neogenitori dovranno compilare e firmare al momento della dichiarazione di nascita.

“In attesa delle circolari attuative ministeriali - ha detto l’assessore all’Anagrafe Titta Mecci - abbiamo inviato le prime indicazioni operative ai punti nascita di Careggi e Torregalli per poter dare attuazione alla sentenza pubblicata oggi in Gazzetta ufficiale. L’applicazione, come previsto, scatta dal giorno successivo alla pubblicazione in gazzetta. Si tratta di una svolta importante per il diritto di famiglia che va nella direzione di una maggiore parità”.

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 262, primo comma, del Codice civile “nella parte in cui prevede che il figlio assume il cognome del padre, anziché prevedere che il figlio assume i cognomi dei genitori, nell’ordine dai medesimi concordato, fatto salvo l’accordo, al momento del riconoscimento, per attribuire il cognome di uno di loro soltanto”. L’automatica attribuzione del solo cognome paterno “si traduce nell’invisibilità della madre” ed è il segno di una diseguaglianza fra i genitori, che “si riverbera e si imprime sull’identità del figlio”.

La Corte ha stabilito che il cognome del figlio “deve comporsi con i cognomi dei genitori”, nell’ordine dagli stessi deciso, fatta salva la possibilità che, di comune accordo, i genitori attribuiscano soltanto il cognome di uno dei due. Di conseguenza, l’accordo è imprescindibile per poter attribuire al figlio il cognome di uno soltanto dei genitori. In mancanza di tale accordo, devono attribuirsi i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine dagli stessi deciso.

Qualora vi sia un contrasto sull’ordine di attribuzione dei cognomi, si rende necessario l’intervento del giudice, che l’ordinamento giuridico già prevede per risolvere il disaccordo su scelte riguardanti i figli. Tutto ciò, fintantoché il legislatore non decida di prevedere, eventualmente, altri criteri.

Dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, la sentenza troverà applicazione alle ipotesi in cui l’attribuzione del cognome non sia ancora avvenuta. Eventuali richieste di modifica del cognome seguiranno la disciplina prevista a tal fine, salvo specifici interventi del legislatore.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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