Cerimonia al giardino Falcone e Borsellino, convegno e corteo cittadino: le iniziative della città per ricordare i magistrati. Sindaco Conti: "Le loro idee camminano sulle nostre gambe"
Pisa ha partecipato oggi, lunedì 23 maggio, alla Giornata della Legalità, con iniziative dedicate al ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Il Comune di Pisa, in collaborazione con le associazioni Libera, Agesci, CNGEI e UGCI, ha celebrato il trentesimo anniversario della strage di Capaci con una cerimonia di deposizione di corona d’alloro al Giardino Falcone e Borsellino in via dell’Aeroporto, a cui sono intervenuti il Prefetto Maria Luisa D’Alessandro, il Sindaco Michele Conti, il Questore Gaetano Bonaccorso e il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, con la partecipazione degli alunni delle scuole.
Nel primo pomeriggio nella Sala Baleari di Palazzo Gambacorti si è tenuto il convegno dal titolo: "Trent’anni dopo: orientamenti giuridici e itinerari pratici nella lotta al crimine organizzato", a cui hanno portato i saluti la presidente Sezione penale del Tribunale di Pisa Beatrice Dani, il presidente Ordine avvocati di Pisa Stefano Pulidori, introdotto da Giovanna Bonanno, assessore al contrasto alle mafie e cultura della legalità. Sono intervenuti il Prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, il Procuratore della Repubblica Alessandro Crini, il Questore Gaetano Bonaccorso, l’avvocato Giovanni Pagano e il responsabile formazione UGCI Giuseppe Mazzotta.
A seguire si è svolto il corteo cittadino con partenza dal Tribunale di Pisa in piazza della Repubblica, organizzato dal Coordinamento provinciale di Pisa di Libera - Associazione nomi e numeri contro le mafie, in collaborazione con Agesci e CNGEI, per rilanciare con efficacia il contrasto a tutte le mafie. Alle 17.57 un momento di silenzio ha ricordato l'ora esatta dell'esplosione. Dal Tribunale il corteo si è concluso in Piazza Martiri della Libertà, dove si trova l’albero della legalità.
"Alle 17.57 del 23 maggio di trent’anni fa - ha ricordato il sindaco Michele Conti che ha partecipato alle cerimonie ufficiali della mattina e al corteo cittadino del pomeriggio - un’esplosione tremenda spazzò via la vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti che li scortavano. Una strage di mafia che scosse l’Italia intera. Oggi a Pisa con le cerimonie ufficiali, un convegno e un corteo, le istituzioni cittadine, le associazioni, i giovani hanno onorato la memoria degli uomini di Stato che hanno pagato con la vita la battaglia contro la criminalità organizzata. Il loro impegno non è stato vano: le loro idee camminano sulle nostre gambe, l’impegno per una società giusta in cui la cultura della legalità prevalga sul malaffare è una priorità per tutti noi. La nostra Amministrazione è in prima linea per diffondere e sensibilizzare alla cultura della legalità: lo facciamo con atti ordinari, come l’approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza o l’istituzione dell’osservatorio della Legalità, ma anche con atti significativi che coinvolgono i soggetti istituzionali della città per fare fronte comune: ricordo il protocollo, firmato con Prefettura, Università di Pisa, e associazione Libera per la realizzazione dell’edicola della legalità che sarà realizzata in piazza Santa Caterina e il totem in Borgo Stretto che ricordi ai cittadini e ai turisti la storia di ciò che è avvenuto".
"Una giornata – ha dichiarato l’assessore Giovanna Bonanno in apertura del convegno a palazzo Gambacorti - dedicata al ricordo di quel drammatico, triste giorno che ha profondamente segnato la storia del nostro Paese, per commemorare, a 30 anni da quella Strage, nella Giornata Nazionale della Legalità, i Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, gli uomini delle loro scorte e tutte le vittime di mafia, perché è nostro dovere tener vivo il ricordo, la memoria di coloro che hanno dato la loro vita nella lotta alla criminalità organizzata. E quello di oggi vuol essere un momento di profonda riflessione: come istituzioni, abbiamo il dovere di portare avanti le idee testimoniate e i sacrifici di questi nostri eroi, onorando la loro memoria ed impegnandoci con ogni strumento possibile per contrastare le illegalità, tutti i fenomeni di infiltrazione mafiosa di cui purtroppo anche la nostra regione non è esente, come dimostra la recente inchiesta sulla gestione dei rifiuti del distretto conciario che ha toccato anche la nostra provincia, su cui non possiamo e dobbiamo assolutamente tacere".
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa
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