Sabato 21 maggio è venuta a mancare Maria Teresa Gemelli. Medico delle cure palliative domiciliari dal 2006 e referente della struttura Hospice San Martino di Empoli da ottobre 2020, si è spenta silenziosamente e con la dignità che la contraddistingueva accompagnata dal marito, i familiari e tutti gli operatori del suo amato Hospice. "Grave perdita e immenso lutto" commenta l’Ausl Toscana Centro. I colleghi la ricordano con la seguente nota.
Ci sono dei momenti nella vita di ognuno di noi, quando trovare le parole per salutare una grande collega, nel suo ultimo viaggio, diventa difficile. Oggi è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare la donna, ovvero la collega Maria Teresa Gemelli e la sua significativa presenza ed opera espressa all’interno del nostro servizio di cure palliative
Carissima Maria Teresa, avendo potuto apprezzare la tua straordinaria eleganza, l’attenzione che ponevi nella relazione con i tuoi pazienti, l’uso pacato delle parole ed il tuo modo di avvicinarti sempre lieve e sereno, proveremo a salutarti nonostante la commozione che noi tutti abbiamo dentro.
Con la tua improvvisa scomparsa, lo sgomento prima e il dolore poi, ci hanno sopraffatto. In questa triste circostanza sarebbero molte le cose che avremmo voluto ricordare di te: la tua serietà e professionalità ed il tuo grande cuore così come la tua diponibilità. Per tutto il tempo che siamo stati insieme abbiamo imparato da te: sei stata umile, modesta, indifferente al vento, piena di dignità, sensibile alla sofferenza, disponibile al bisogno e soprattutto capace di comprensione.
Abbiamo avuto il grande privilegio di conoscerti e rispettarti, ricevendo la tua stima, pienamente contraccambiata. Ti ricordiamo, particolarmente, per le entusiasmanti discussioni filosofiche talvolta intrattenute, sempre nel reciproco rispetto delle potenziali divergenze di veduta !
In questa estrema circostanza ci hai fatto ricordare quante volte, nella difficoltà, hai saputo venirci incontro con comprensione e generosità, volutamente sempre discreta nella forma, ma efficace nella sostanza.
Ricordiamo, in particolare, la tua “testardaggine”, attraverso la quale eri in grado di fornire una lettura degli eventi, cercando soprattutto di sviluppare nei tuoi collaboratori la capacità di collegare i fatti, stimolando, provocatoriamente, il desiderio di ricerca e la capacità di valutazione del giusto approccio terapeutico e assistenziale.
Oggi, ci rimane l’amarezza di non aver avuto la possibilità di trascorrere più tempo insieme, ma rimane, il conforto d’aver lasciato un ricordo vivo nelle persone che ti hanno incontrato e conosciuto. Sei stata uno stimolo per tutti nel cercare di anticipare e vedere le cose con una visione diversa da come, certe volte, l’abitudinaria consuetudine voglia farle apparire. Con il tuo quotidiano agire hai fatto sentire la tua umanità.
Sei, in breve, una grande perdita, difficile da accettare, un grande vuoto, difficile da colmare. Ecco questo è stata l‘amica Maria Teresa, che tutti i suoi colleghi ricorderanno sempre con ammirazione ed edificante esempio.
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