Il giudice della Corte Costituzionale Francesco Viganò incontrerà, venerdì 27 maggio, i detenuti della Casa di reclusione di San Gimignano, in un evento organizzato dal Gruppo di ricerca e formazione sul diritto pubblico europeo e comparato (DIPEC) dell’Università di Siena.
Durante l’incontro, che si aprirà alle ore 10, il giudice Viganò terrà una lezione su la Corte costituzionale e i diritti, cui farà seguito un dibattito con i detenuti. L’evento si pone sui lati di un triangolo virtuoso che idealmente unisce l’Università, la casa circondariale di Ranza e il Giudice delle leggi.
Il rapporto tra il carcere di San Gimignano e l’Università di Siena si è stretto e consolidato negli anni, nella convinzione condivisa e suffragata da numerosi studi che l’istruzione sia, con il lavoro, uno degli assi preferenziali attraverso cui passa la rieducazione del recluso prevista dalla nostra Carta fondamentale. In questo senso, l’esperienza della Casa di reclusione di San Gimignano è significativa: il rapporto con l’Ateneo senese infatti è nato nel 2006, in forma del tutto "sperimentale", grazie alla volontà degli operatori dell’Università di Siena e della struttura carceraria.
Attualmente, sono circa quaranta gli ospiti della Casa di reclusione iscritti ai corsi di laurea dell’Università di Siena, cui vanno ad aggiungersi altri che hanno già conseguito la laurea e, in alcuni casi, anche la laurea magistrale. Non meno importante è il legame che da qualche anno si è creato tra la Corte costituzionale e il carcere. I giudici della Corte hanno infatti avvertito un’esigenza di apertura nei confronti della società civile concretizzatasi, non a caso, anche attraverso l’incontro con altre istituzioni quali la scuola e il carcere. L’esperienza ha dato vita al docufilm "Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri", per la regia di Fabio Cavalli, che è stato proiettato nella Casa di reclusione di San Gimignano in preparazione all’incontro di venerdì 27 maggio con il Giudice Viganò.
Francesco Viganò è stato nominato Giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica nel 2018, dopo aver svolto la carriera accademica nel settore del Diritto penale italiano e transnazionale. I suoi interessi di ricerca spaziano dai temi classici della teoria del reato e della parte speciale, ad argomenti di attualità quali la cooperazione europea ed internazionale in materia penale, la criminalità organizzata e il terrorismo di matrice islamica, la corruzione, la responsabilità medica e le decisioni di fine vita, i rapporti tra diritto penale e fonti sovranazionali e il dialogo fra corti interne e corti europee.
Fonte: Università di Siena
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