Grosso incendio nella notte in un'azienda chimica di Signa, la Rindi. Questa notte si sono alzate grosse fiamme in via Togliatti e sul posto i vigili del fuoco di Firenze sono stati impegnati per quasi tutta la notte. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma i danni sarebbero ingenti. Presente la Protezione civile, la Pubblica assistenza di Signa e altri enti di soccorso e le forze dell'ordine. Il sindaco Giampiero Fossi nella nottata ha invitato le persone a non avvicinarsi alla zona industriale. Poi ha riepilogato i fatti con un post su Facebook: "Il terribile incendio a Signa che ha colpito il deposito della Rindi è al momento sotto controllo. I Vigili del Fuoco, arrivati da molte zone della Toscana, hanno bloccato il diffondersi dell'incendio ed hanno cominciato l'opera di spegnimento. Un forte ringraziamento ai nostri pompieri, ai Carabinieri, alla protezione civile e a tutti i volontari impegnati. Non ci sono danni a persone".
Sopralluogo Arpat, "reticolo idrico nelle vicinanze non impattato". Il sindaco invita i cittadini a non stare momentaneamente all'aperto
La sala operativa della protezione civile ha attivato, nella prima mattina del 18 maggio 2022, il personale di controllo del Dipartimento di Firenze a seguito di un incendio divampato nella notte presso la ditta Rindi a Signa.
Dalle prime informazioni acquisite dal personale presente in loco, è emerso che l’incendio ha interessato il magazzino della ditta dove erano stoccate sostanze etichettate come pericolose e altamente infiammabili.
A seguito delle verifiche effettuate, è possibile affermare che il reticolo idrico posto nelle vicinanze del luogo dell’incendio non è, al momento, impattato dalle acque di spegnimento dell’incendio; le acque utilizzate per soffocare l’incendio stanno confluendo interamente nel sistema fognario pubblico e sono indirizzate al depuratore di San Colombano, dove il personale di Publiacqua, già allertato, sta monitorando gli eventi; la zona impattata dalle ricadute ricomprende il settore a nord ovest, entro un raggio di 300-500 metri; dall'elenco sommario delle sostanze coinvolte nell'incendio, risulta probabile la formazione significativa di IPA, più incerta, ma difficile da escludere, quella di diossine.
Arpat ha inoltre provveduto a contattare l’Azienda sanitaria, nello specifico i settori igiene pubblica e della nutrizione e sicurezza alimentare, che, considerato il tipo di territorio presumibilmente interessato da possibile ricaduta da sostanze derivate dalla combustione, di fatto zona industriale, non ritengono necessario procedere a campionamenti di terreno o altro.
Al momento il Sindaco di Signa ha invitato i suoi concittadini a non stare all’aperto, esponendosi ai fumi derivanti dalla combustione delle sostanze presenti nel magazzino, che ha preso fuoco durante la notte.
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