Molti i comuni toscani in trasferta per il 77esimo anniversario. Sindaco Giglioli "È importante essere qui in un momento in cui in Europa è tornato l'orrore della guerra"
Anche la Toscana ha partecipato oggi alla cerimonia internazionale per i 77 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Mauthausen. Molti i comuni in trasferta in Austria, tra cui le delegazioni delle amministrazioni della provincia di Pisa, tra Valdera e comprensorio del cuoio. Presenti amministratori e consiglieri di Pontedera, Ponsacco, Capannoli, Calcinaia, Casciana Terme-Lari, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Palaia, Calci e San Giuliano Terme, insieme all'ANED, Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi di concentramento e sterminio sezione di Pisa e all'ANPI provinciale.
"Dopo due anni tornano le cerimonie internazionali per la liberazione del campo di sterminio di Mauthausen, che ricorre ogni 5 maggio" scrive il sindaco di San Miniato Simone Giglioli su facebook, presente sul posto. "È Importante essere qui oggi, la delegazione italiana è la più numerosa, guidata dell'Ambasciatore italiano in Austria. Un'emozione incredibile entrare al canto di Bella Ciao, intonato da tutto il corteo. Quest'anno purtroppo non è stato possibile portare i ragazzi delle scuole, ma è stato importante testimoniare la nostra presenza - conclude Giglioli - in un momento in cui in Europa è tornato l'orrore della guerra".
Per Pontedera è intervenuto, in rappresentanza di tutta l'amministrazione, l'assessore Francesco Mori. "Siamo qui perché vogliamo che la Memoria non si trasformi in un rituale ma sia impegno quotidiano", ha detto Mori. "Nei luoghi dove l'umanità ha toccato il fondo, quando l'educazione all'odio verso il prossimo ha spinto i popoli dell'Europa nel buio dell'abisso, dobbiamo ricordare, in composto e reverenziale rispetto, il sacrificio di milioni di esseri umani. Qui, a Mauthausen, dove il tempo della Storia si è fermato per sempre. Perché l'Europa non dimentichi che sulla pietas degli antichi si fondano le radici della sua storia e identità. Perché i bambini e i giovani possano crescere in una Europa di fraternità e solidarietà autentica. Una Europa dove ogni uomo e ogni donna sappiano riconoscere nell'altro che incontrano, un altro uomo e un'altra donna, non più uno straniero o un nemico. Uniti sotto lo stesso cielo. Contro tutti i fascismi e i totalitarismi."
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