Teatro di Bo’ e Lilith contro la violenza con “Io Filume’”

In platea le luci si abbassano, si apre il sipario e i riflettori accendono l’attenzione sul no alla violenza di genere. Teatro di Bo’ e Centro Aiuto Donna Lilith tornano insieme per due nuove date all’insegna dello spettacolo e della sensibilizzazione.

Due gli appuntamenti da segnare in agenda con la produzione del Teatro di Bo’ “Io Filume’”, nel penultimo fine settimana di maggio 2022. Si parte sabato 21 a Santa Maria a Monte, nel Teatro Comunale alle ore 21 per proseguire il giorno successivo, domenica 22 a Empoli, nella Sala delle rose del Circolo Arci di Pozzale sempre alle ore 21. Scegliendo di andare a vedere lo spettacolo in queste due date si potrà contribuire ai progetti del Centro Aiuto Donna Lilith: parte del ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluta al centro antiviolenza delle Pubbliche Assistenze di Empoli, attivo dal 2002 nei territori dell’Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore.

Si tratta della seconda collaborazione del Teatro di Bo’ con il Centro Aiuto Donna Lilith, dopo le prime date di aprile 2022 di “Non c’è nessuno”, spettacolo che lega le due realtà insieme e con il quale la compagnia teatrale sostiene il centro antiviolenza di Empoli. Dopo la standing ovation del debutto a Santa Maria a Monte, adesso il Teatro di Bo’ sta portando “Non c’è nessuno” in tournée per i teatri d’Italia (tra cui si contano già tre date di successo nella capitale). Da nord a sud in compagnia degli attori, tra i costumi di scena e i copioni, anche il Centro Lilith, grazie alla solidarietà che si rinnova tappa dopo tappa.

Io Filume’ – 21 e 22 maggio a Santa Maria a Monte e Empoli

Le nuove date mostrano al pubblico il viaggio nell’universo femminile, intrapreso dal direttore artistico e drammaturgo Franco Di Corcia Jr, iniziato proprio con “Io Filume’”.

A salire sul palco è la storia di Franco, nato “con la sindrome della valigia”. Franco cerca di ricostruire, per tutto il racconto, la storia della sua famiglia per giungere all’accettazione di se stesso come uomo e come artista. Fin da piccolo, nato all’estero in Svizzera da genitori meridionali e spedito "dentro a una valigia" dai propri nonni a Salerno, si è sentito una Filume': non amata, non accettata, sacrifici non riconosciuti, con il nascosto desiderio di “m’hann’a cunoscere, m’hann’a vule’ bbene!”.

La storia di Franco è costellata di tante figure femminili presenti nella sua famiglia: tante piccole "Filume'" di eduardiana memoria. Ed ecco che la storia di Franco si intreccia con quella di Filumena Marturano (personaggio creato dalla poesia drammatica di Eduardo). “Io Filume’” è un incontro-scontro tra Franco e Filumena Marturano. Un omaggio al mito moderno dell’eroina eduardiana che rivive in una veste contemporanea come fosse “un’altra Filume’”.

In questo momento storico così particolare lo spettacolo vuole essere la bandiera dell’inclusione per combattere ogni forma di discriminazione, fantasmi della solitudine culturale. Una riflessione teatrale sulle barriere tra i generi, abbattute dalla sensibilità del riconoscersi “umani”.

Fonte: Ufficio stampa

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