Prato ha chiuso il 2021 con il segno meno per quanto riguarda la raccolta di sangue, plasma e multicomponenti. In questo caso, però, il calo del totale delle donazioni, che si attesta sul 7,7%, è il peggiore in Toscana, seguito dalla Versilia (-7,08%). Lo riportano i dati relativi allo scorso anno, illustrati dalla presidente di Avis Toscana Claudia Firenze in occasione dell’assemblea regionale dell'associazione all’Hotel Borgo Palace di Sansepolcro (Arezzo).
Un risultato in cui pesano gli effetti a lungo termine della pandemia, mitigati solo dall’impegno sinergico di Avis, delle istituzioni, dei trasfusionisti e delle altre associazioni del dono. Numeri in calo in tutta la regione, influenzati da diversi fattori, dalla campagna vaccinale alle varie ondate del virus, dalla riduzione degli orari dei centri trasfusionali fino al calo del personale sanitario e alla ridotta promozione. A Prato rispetto al 2020 le donazioni sono diminuite di 63 unità (-7,7%) passando da 8.118 alle 7.487 del 2021.
A reggere i colpi inferti dal Covid è stata la raccolta di sangue intero, calata del 2,72% (166 unità in meno, da 6.107 a 5.941) rispetto al 2020. A Prato, la decrescita maggiore si è invece verificata nella raccolta dei multicomponenti, quasi dimezzata passando da 286 a 167 donazioni, 119 in meno (-41,61%). In crollo, come nel resto della Toscana, anche il plasma: -20,06% (346 prelievi), calando dalle 1.725 del 2020 a 1.379.
Il totale dei soci donatori è di 6.712, di cui 4.130 donatori attivi nel 2021. Tra i nuovi soci si sono registrati 157 uomini e 145 donne (per un totale di 602), di cui il 52,16% (314 nuovi soci) è relativo alle fasce d’età più giovani, 18-25 e 26-35 anni.
Nel 2021 dai donatori di sangue toscani di Avis sono state effettuate 82 mila donazioni di sangue intero (il 74%), 25.600 di plasma e oltre 3.000 di multicomponenti. Se il dato relativo al sangue è in crescita del 2% (2.000 donazioni in più), il plasma è sceso del 12%, con 3.400 prelievi in meno. Nell’area Vasta Centro si parla di una riduzione del 3,5%. La provincia in maggior sofferenza è proprio quella pratese, seguita da Empoli (-5,8%) e Pistoia, -3,7%. In controtendenza il territorio fiorentino (+2%
“Anche a Prato, come nella maggior parte della Toscana, si registrano risultati e numeri negativi per il 2021 sia in termini di donazioni che di donatori, così come si è ridotto il numero dei nuovi soci - commenta la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze - ma grazie a un impegno enorme da parte di tutti, associazioni, trasfusionisti e istituzioni, abbiamo evitato una crisi ben peggiore e adesso siamo pronti a rilanciare la raccolta del sangue e del plasma”.
“La carenza di sangue e dei suoi derivati - conclude - è una sconfitta per l’intera società, donare significa salvare delle vite. Da un lato potenzieremo la campagna di sensibilizzazione, in un’estate che si preannuncia più serena della precedente, sfruttando ogni mezzo possibile, dall’altro dovrà aumentare l'efficienza del sistema trasfusionale così da non disperdere gli sforzi dei donatori. Un dato che mi ha fatto piacere è la crescita delle donatrici nella fascia 18-25 anni, in controtendenza rispetto a ciò che riscontriamo nei più adulti e che ci fa ben sperare per il futuro”.
Fonte: Avis
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