Cinque giovani provenienti dall'Azione Cattolica scaleranno la vetta più alta d'Europa, intanto hanno iniziato la vendita di magliette e la raccolta fondi per 'Because It's There'
Scalare il Monte Bianco fa bene. Non solo al fisico, ma anche al cuore, come si evince dal progetto di cinque giovani del Comprensorio del Cuoio. Tre ventenni e due giovani preti della zona hanno deciso di arrivare in cima al monte più alto d'Europa. Lo faranno pensando anche all'Ucraina: hanno iniziato da poco una raccolta fondi per devolvere il ricavato a un'associazione incaricata di aiutare la popolazione dopo l'invasione della Russia.
Si chiama 'Because It's There' ed è l'idea nata da un gruppo di amici provenienti dall'Azione Cattolica. Sono Emanuele Respino, ventenne di Santa Croce, Matteo Valenzano, ventunenne di Ponte a Egola (San Miniato), e Gianluca Marrone, ventunenne di Santa Maria a Monte. A loro si aggiungono il santamariamontese don Tommaso Botti, parroco trentaduenne di Lari, e don Darvin Kadthus, trentunenne empolese.
Hanno iniziato la vendita di magliette speciali e hanno organizzato una cena l'8 maggio al Centro Parrocchiale di San Miniato. Il tutto ha al centro il loro progetto di scalata del Monte Bianco e la solidarietà verso l'Ucraina: la metà di quanto ricavato dalla cena e dalla vendita delle t-shirt andrà in favore della nazione colpita dalla guerra.
"La cena è andata bene, decine di persone hanno partecipato. Siamo contenti perché questo evento ci ha dato tanto. Non pensavamo che una passione come la nostra per l'arrampicata potesse diventare qualcosa di così potente. La montagna aiuta a stare assieme e arricchisce. Vedere che aiuta a stare assieme anche con altre persone e che coinvolge così tanta gente è bellissimo" afferma uno degli organizzatori, Matteo Valenzano.
In futuro potrebbero esserci altri eventi di 'Because It's There', ma intanto ci si allena, perché a fine luglio si salirà il versante italiano del Monte Bianco, 4800 metri d'altezza. Spiega Valenzano: "L'allenamento viene dall'esperienza passata, abbiamo fatto scalate sulle Apuane, l'anno scorso siamo stati sul Monviso e sul Gran Paradiso. Siamo pronti, ma intanto ci teniamo allenati in una apposita parete alla Bellaria, Pontedera".
I cinque sono pronti. "Solo uno di noi è arrivato in cima al Monte Bianco - continua Valenzano - ora però vogliamo provarci tutti assieme, ovviamente con le guide. Siamo amici accomunati dalla passione per la montagna, ci è sembrato giusto trasformare questa passione anche in qualcosa di solidale in un momento così particolare".
E quindi in bocca al lupo ai cinque giovani scalatori. Intanto su Instagram è stata creata la pagina ufficiale del progetto per seguirlo passo dopo passo: qui si potranno anche acquistare le magliette.
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