Una cavalla è stata sequestrata da un allevamento di Rosignano Marittimo per abbandono di animali. L'ipotesi di reato sarebbe stata accertata dai carabinieri forestali di Montenero. La cavalla viveva sola senza cibo né acqua in un terreno oggetto di azione legale contro il proprietario.
Per mesi, la sopravvivenza della cavalla è stata assicurata da un vicino di casa, il quale giornalmente ha provveduto a fornire fieno e acqua. La cavalla, una purosangue di tredici anni, è stata trovata libera all’interno dell’azienda, nutrita in modo del tutto volontario a cura di un vicino di casa che ha provveduto personalmente alle spese di sostentamento a fronte dell’abbandono da parte della proprietaria, una donna di 70 anni che aveva incaricato la figlia trentenne di accudire l’animale.Durante l’ispezione svolta dai Carabinieri all’interno della proprietà, sono stati rinvenuti anche i cadaveri di un cane, un gatto, diversi volatili e tre tartarughe.
I carabinieri hanno ipotizzato il reato di abbandono di animale previsto e punito dal codice penale con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda fino a diecimila euro. Lo stato di abbandono riguarda l’intera azienda agricola ed al riguardo sono in corso ulteriori accertamenti per individuare altre eventuali responsabilità.
La cavalla è stata quindi sottoposta a sequestro penale e affidata in custodia giudiziaria alla LAV, che durante tutto l’iter accertativo abbiamo collaborato attivamente con i Carabinieri Forestali e fornito l’aiuto più importante e immediato: un posto sicuro in cui far vivere l’animale.
“Capita spesso di imbatterci in situazioni di abbandono di cavalli o altri equidi in posti incustoditi, senza alcun controllo e assistenza. Molti pensano con superficialità che un erbivoro possa cavarsela da sé mangiando erba e bevendo dalle pozzanghere, ma non è così. Lasciare un cavallo libero in un terreno, per quanto grande, senza alcun controllo per periodi di tempo molto prolungati, è di fatto abbandono - dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale LAV Area Equidi - Un altro aspetto che non viene mai preso in considerazione è che i cavalli sono animali sociali, pertanto, la vita in solitudine è un maltrattamento etologico. Adesso la cavalla è al sicuro, è stata inserita in un gruppo composto da un altro cavallo e due asinelle.
Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri per l’intervento svolto, che ha consentito di salvare la cavalla, e confidando nell’accertamento di ogni responsabilità, facciamo appello al Governo e al Parlamento per accelerare l’iter della proposta di legge volta a rendere più severa ed efficace la legge sul maltrattamento e l’uccisione di animali".
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