Ddl appalti e fondo part time verticale ciclico, presidio Cgil a Firenze: "Posti di lavoro in pericolo"

Giù le mani dalla clausola sociale: stamani a Firenze davanti alla Prefettura si è svolto un presidio (organizzato da Filcams Cgil Toscana e Fp Cgil Toscana) con decine di lavoratori e lavoratrici arrivati/e dalla province toscane. Con due obiettivi: far modificare il disegno di legge sugli appalti che trasforma la clausola sociale nei bandi di gara pubblici da obbligatoria a facoltativa e far dare attuazione al fondo di sostegno per lavoratori e lavoratrici con contratto part time verticale ciclico (quelli che durante il periodo estivo interrompono l’attività, come ad esempio addetti e addette alle mense scolastiche). Durante il presidio una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura, dove ha presentato le istanze della mobilitazione.

Sul fronte Ddl appalti, approvato al Senato ma non ancora alla Camera, per il sindacato "la clausola sociale, che tutela l’occupazione nel cambio d’appalto, deve essere obbligatoria. Vogliono trasformare il lavoro in appalto in lavoro ancora più precario, decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici in Toscana hanno diritti e lavoro in pericolo e non ci stanno", hanno detto Stefano Nicoli e Bruno Pacini, segretari generali rispettivamente di Filcams Cgil Toscana e Fp Cgil Toscana. Un esempio dell’importanza della clausola sociale: nell’appalto delle pulizie e della sanificazione nel comparto sanitario toscano sono stati salvaguardati i posti di lavoro di oltre 3.000 lavoratrici e lavoratori, garantendo loro la stessa qualità e quantità di condizioni e con esse garantendo la qualità di un servizio fondamentale per garantire il diritto alla salute.

Quanto al fondo di sostegno per lavoratori e lavoratrici con contratto part time verticale ciclico (oltre 4mila in Toscana), "ora sta al Ministero emanare il decreto che dia seguito alla Legge di bilancio: lo faccia quanto prima, gli addetti e le addette hanno bisogno di risposte", ricorda il sindacato. Nicoli e Pacini lanciano un appello a istituzioni e politica affinché si intervenga nelle direzioni auspicate per tutelare questi lavoratori e queste lavoratrici, ed evitare disastri occupazionali-sociali e peggioramento dei servizi.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina