Assotir lo sostiene da tempo: parlare di pedaggi o altre forme di pagamento per la FIPILI, è un errore ed è pure fuorviante.
"Serve invece parlare di quali servizi e di quali standard di sicurezza devono essere assicurati per la FIPILI – spiega Maurizio Bandecchi responsabile ASSOTIR Toscana - E soprattutto serve che la Regione Toscana convochi un tavolo di confronto sul tema delle infrastrutture e dei corridoi di passaggio dei mezzi pesanti che invece oggi soffrono per la proliferazione di divieti di circolazione attuati senza una visione complessiva.
Oggi assistiamo ad una sommatoria di divieti e di ordinanze a livello locale, senza una visione complessiva del territorio toscano e degli assi di scorrimento, che crea un labirinto troppo spesso, invalicabile ed illogico. I mezzi pesanti servono le attività produttive, distributive e commerciali del territorio. Impedire ai mezzi pesanti di circolare significa creare inefficienze problemi a tutte le filiere produttive e distributive.
Nella nostra iniziativa del 9 aprile tutti i sindaci intervenuti (Fucecchio, San Miniato, Santa Croce, Castelfranco, S. Maria a Monte) hanno convenuto sulla necessità di avere una cabina di regia regionale per uno dei nodi principali della viabilità nella Toscana centrale ovvero i percorsi di collegamento fra FIPILI e Autostrada A11 Firenze Mare, che oggi sono martoriati da divieti e strade inadeguate ma che prevedono già interventi sulla statale 436 e sulla provinciale Bientinese verso Altopascio che andrebbero completati e resi più coerenti proprio per migliorare gli scambi fra le due arterie principali. Questa sì, che sarebbe una azione di riconoscibile utilità, chiediamo che la Regione ascolti il nostro appello ed anche quello degli amministratori locali.
Si può capire l’esigenza della Regione di trovare delle risorse per far fronte alle spese di adeguamento e di manutenzione, ma non saremo mai d’accordo a far pesare solo su una parte di utenti, ovvero i mezzi pesanti, gli oneri che ne derivano. Da bocciare anche la scorciatoia di aumenti della tassa regionale di circolazione perché sarebbero solo i toscani a pagare e non tutti gli utilizzatori.
Infine, troviamo anche discutibile che si affidi in via preliminare ad uno studio, l’esplorazione delle modalità di pagamento senza prima aver convocato un tavolo di confronto almeno con la categoria degli autotrasportatori. Non ci pare un modo corretto di avviare una riflessione su un tema che impatta sulla vita di molti lavoratori e sugli equilibri economici di molte attività economiche".
Fonte: Assotir
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