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Cabral, approfondimento sul bomber che ha preso il posto di Vlahovic

Nel momento in cui a gennaio Dusan Vlahovic ha salutato Firenze con destinazione Torino, stupendo un po’ tutti gli appassionati di scommesse sportive, in modo particolare Juventus, in pochi avrebbero pensato che la Fiorentina potesse continuare a macinare gioco, gol e risultati. Eppure, la Viola è tornata pienamente in corsa addirittura anche per un posto in Champions League.

Le potenzialità di Cabral

Fin dal primo momento in cui ha messo piede a Firenze, Cabral ha compreso in prima persona, e l’ha trasmesso di conseguenza anche agli altri, quanto sia importante il pubblico di Firenze. I tifosi viola, infatti, sono in grado di spingere la squadra come poche altre tifoserie in tutta Italia, in grado di trasmettere un grande sostegno e amore incondizionato ai propri beniamini.

Adrenalina: è questo il termine giusto per indicare le emozioni che il pubblico viola riesce a trasmettere non solo ai giocatori che vanno in campo nelle partite di campionato, ma anche durante gli allenamenti. In una delle ultime occasioni, infatti, si sono presentate ottomila persona per vedere una semplicissima seduta di lavoro e, di conseguenza, non deve stupire come i giocatori riescano a trovare una carica extra per affrontare le partite proprio grazie al pubblico.

Nel mirino della Fiorentina da qualche anno

In realtà, l’arrivo di Cabral a Firenze ha delle radici decisamente più distanti di quello che si potrebbe pensare. La compagine viola lo teneva sotto osservazione già nell’anno dello scoppio della pandemia, ovvero il 2020. Burdisso e Pradè lo hanno apprezzato fin dal primo momento in cui l’hanno visto correre sul rettangolo di gioco.

Una forza fisica notevole, complici i suoi quasi 90 chili che lo rendono difficile da spostare. Eppure, il nuovo volto offensivo della Fiorentina non è solo ed esclusivamente un attaccante potente. Sarebbe troppo limitativo definirlo in questo modo, dal momento che ha una notevole qualità con la palla tra i piedi e riesce a centrare spesso e volentieri la porta.

Insomma, ha tutte le caratteristiche che gli permettono di rientrare nella definizione di “attaccante moderno”. Infatti, lo si può notare spesso e volentieri distante dall’area di rigore, a dare una mano in fase di impostazione e a conversare insieme ai compagni, facilitando lo sviluppo della manovra. Non è certamente un rapinatore d’area di rigore come il polacco Piatek, ma Cabral è un giocatore anche di grande estro e fantasia. In Svizzera, a partire dal 2019 quando è stato comprato dal Basilea, ha realizzato la bellezza di 65 reti in 106 presenze, andando in rete praticamente in ogni competizione. D’altro canto, non è un caso se il Basilea sia riuscito a rivenderlo guadagnando il 250% rispetto alla somma spesa per l’acquisto.

Le caratteristiche di Cabral dal punto di vista tecnico e i punti deboli

Come abbiamo visto in precedenza, Cabral ha tutto per essere definito un bomber moderno. Nello specifico, approfondendo questo discorso, si può notare come il suo principale punto di forza è rappresentato dal piede destro. Il brasiliano ha un tiro davvero formidabile con quel piede.

Energia e giocate, estro e potenza al tempo stesso. Cabral ha tutte le carte in regola per cambiare volto a qualsiasi partita in ogni momento. Basta un guizzo: d’altra parte, in questi anni, ha messo in mostra un repertorio offensivo di tutto livello e rispetto. Tra acrobazie, colpi di tacco e rovesciate, non c’è davvero nulla che Cabral non possa fare in fase offensiva.

Ovviamente, ci sono anche dei punti deboli nel nuovo attaccante della Fiorentina. Cabral dovrebbe migliorare sui colpi di testa, dato che non riesce a sfruttare a dovere questo fondamentale di gioco nonostante un’altezza e una prestanza fisica che glielo permetterebbero eccome. Incaponirsi nei dribbling, magari in zone di campo dove dovrebbe evitarlo: ecco il secondo aspetto che dovrà migliorare in questa esperienza in maglia viola.

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