Detenuto ucraino colpito in carcere, denunciate violenze a Sollicciano

Il carcere di Sollicciano

"L’avevamo detto che la vigilanza dinamica non era possibile attuarla a Sollicciano se non a determinate condizioni, e il tempo ci sta dando ragione, perché il “liberi tutti” in sezione, sta portando solo violenza e prevaricazione tra le persone e che a breve potrebbe diventare un Bronx. In pochi giorni si sono implementate le aggressioni verso il personale di polizia penitenziaria. Le violenze tra gli stessi detenuti di varie etnie sono all’ordine del giorno cosi come l’introduzione di sostanze stupefacenti. Aumentano gli alterchi tra i detenuti e il personale laddove quest’ultimo è in serie difficoltà a garantire la sicurezza e ripristinare l’ordine. Un detenuto ucraino in questi giorni è stato colpito violentemente da un magrebino lacerandogli la testa con il piede del tavolo, tuttora ricoverato, un altro detenuto tunisino ha colpito un rumeno rompendogli denti e sembrerebbe anche la mandibola, insomma un indice di violenza che produce insicurezza tra tutti gli operatori tutti".

Né da comunicazione il Segretario Generale Regionale della Toscana UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco.

"Il carcere fiorentino sembrerebbe essere fuori controllo sul piano dell’ordine e la sicurezza mancando ancora e inspiegabilmente il comandante titolare". Aggiunge Grieco: "Non ci esimeremo dal denunciare le questioni alle competenti autorità di un carcere reso insicuro per scelte politiche e incaute dell’amministrazione penitenziaria".

Rincara Grieco: "Avevamo chiesto alla direzione del carcere fiorentino che prima di aprire le sezioni detentive fossero efficientati gli impianti di video sorveglianza interna e esterna, fosse stato stabilito un protocollo operativo di intervento in caso di criticità; fosse creata la sezione ex art. 32 del D.P.R. 30.06.2000 n.230, fosse stilato un protocollo trattamentale di un preciso modello di sorveglianza dinamica ed anche una immediata risposta dell’amministrazione sia sul versante disciplinare O.P. che di trasferimento dei soggetti che usano violenza".

Conclude Grieco: "La Governance di Firenze Sollicciano va rivista con urgenza poiché la vigilanza dinamica va adattata al contesto con tempi e modi e non sull’onda politica oppure su indicazione del garante dei detenuti, perché così facendo si pone a repentaglio e a rischio sia la vita degli stessi detenuti e il posto di lavoro di chi deve intervenire poi in uno scenario più delle volte ostile".

Fonte: UIL PA Polizia Penitenziaria - Firenze

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