A Rufina torna lo Scoppio del Carro: il Comune finanzia la festa

Dopo due anni di fermo a causa della pandemia, torna una delle tradizioni più amate dai cittadini di Rufina: nella notte di sabato 16 aprile in Piazza Umberto I, con ritrovo alle per le ore 23, ci sarà Lo Scoppio del Carro. L’appuntamento è per la notte tra sabato 16 e domenica 17 aprile, in piazza Umberto I. L’evento è organizzato dal Comitato per lo Scoppio del Carro in Rufina e da quest’anno sarà interamente finanziato dall’Amministrazione Comunale.

“Voglio ringraziare tutti i volontari che ogni anno preparano quella che è una vera e propria opera d’arte, ancora realizzata completamente in modo artigianale – afferma il Sindaco di Rufina Vito Maida -. E proprio per l’importanza di questa manifestazione tradizionale, come amministrazione comunale abbiamo deciso da quest’anno di finanziare interamente la realizzazione del carro e di tutta la manifestazione. Lo scoppio del carro è una tradizione importante ed è giusto che l’amministrazione se ne faccia carico”.

Dopo due anni di attesa finalmente la comunità di Rufina può nuovamente riunirsi in piazza Umberto I ad attendere la partenza della colombina che darà il via ad un bellissimo spettacolo di fuochi e colori, che illumina la notte del sabato santo e i primi minuti del giorno di Pasqua.

Le origini di questa manifestazione risalgono al 1937, quando un gruppo di cittadini rufinesi inventarono un rudimentale “marchingegno” chiamato Berta (dal nome dell’attrezzo dei fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescenti) che tramite un particolare procedimento faceva scoppiare un primitivo petardo, con conseguente forte rumore udito da tutto il paese. Nel 1946 la Berta fu poi chiamata ufficialmente “lo Scoppio del carro” il “marchingegno” usato divenne sempre più sofisticato con la comparsa della “colombina” di carta pesta, accesa all’altezza dell’altare della Chiesa di San Martino, che grazie ai razzi arrivava verso il carro e, una volta accesi i fuochi e ripartiva per la chiesa.

Il carro attuale trova spunto da un disegno presente nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze che risale alle metà del ‘600, ed è impreziosito da pitture che rappresentano il Cristo Risorto, San Martino patrono di Rufina e vedute del territorio Rufinese.

Fonte: Comune di Rufina - Ufficio Stampa

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