Nasce il Museo del Giocattolo e di Pinocchio a Firenze


Museo del Giocattolo di Firenze, ospiterà anche i burattini di Pinocchio

Primo in Italia, nel suo genere, il Museo del Giocattolo e del Bambino, nasce a Milano nel 1982, a coronamento dell’impegno e della passione del suo fondatore, Paolo Franzini Tibaldeo, che per oltre mezzo secolo avrebbe collezionato non tanto “oggetti” quanto piuttosto sapori e profumi, disegnando un grande affresco storico che racconta come i giocattoli siano da sempre testimoni, precisi e puntuali, di ogni avventura umana.

Dalle prime mostre temporanee in molte grandi città, alla sede sul Naviglio Grande; da quella presso i Martinitt, fino a Cormano e ora: Firenze. Una strada lunga migliaia di balocchi che ha incrociato l’associazione fiorentina Pinocchio a Casa Sua, da anni attiva nel promuovere sia la figura del Burattino che del suo autore Carlo Lorenzini Collodi.

Ecco che nasce così a Firenze un presidio culturale volto a conservare e tramandare la memoria storica dell’infanzia, attraverso una gioiosa vocazione didattica. Giovedì 14 aprile 2022 alle 18 si terrà l'inaugurazione in via ell'Oriulo 47r.

Centinaia ne verranno esposti, a rotazione, dal primo ‘800 fino alla fine del secolo scorso e accanto a loro, la collezione dell’Associazione “Pinocchio a casa Sua”, raccolta dal suo presidente Giuseppe Garbarino.

“Ci saranno tutti i giocattoli immaginabili e perfino qualcuno inimmaginabile -spiega Garbarino-, statue, ceramiche, quadri, curiosità e libri. Convergono a Firenze da ogni parte d’Europa e talvolta da più lontano. Ognuno con una storia da raccontare: la trasformazione da artigianato a industria, la scuola e il lavoro, le scienze e le arti, le guerre e la pace. Storie di bambini, storie di uomini. Anche la nostra storia merita un Museo. Pinocchio sale a bordo, siamo a Firenze e siamo nel “Paese dei Balocchi”, insomma: siamo a casa sua”.

Il Museo ha finalità divulgative, ricreative, didattiche e turistiche. Rappresenta uno straordinario viaggio nel mondo della fantasia, della poesia, dell'arte e della fiaba. Racconta l'incanto delle fiere di paese, delle feste popolari, dei teatrini di piazza. Illustra l'evolversi nel tempo delle condizioni sociali e il mutare dei modelli e dei ruoli.

Documenta la partecipazione del “Mondo Bambino” alle prime grandi scoperte della scienza e della tecnica. Un percorso cronologico e tematico, in cui i giocattoli, sfogliati come pagine del capolavoro di Collodi, offriranno ai visitatori un punto di vista inaspettato sulla storia sociale europea.

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