Boschi delle Cerbaie, parola a "Italia Nostra": "Scempio ambientale causato dallo spaccio"

Rifiuti abbandonati, tende e materiale di vario genere a deturpare l'area verde che estende tra le province di Firenze, Lucca e Pisa


Boschi delle Cerbaie, l'intervento dell'associazione "Italia Nostra" del Medio Valdarno Inferiore:

"Come risaputo, la nostra associazione si occupa di monitoraggio ambientale oramai da diversi anni, facendo sia interventi di segnalazione di siti con rimozioni di rifiuti da effettuare, sia intervenendo in prima persona, ove e quando possibile con piccole azioni di volontariato ambientale, con pulitura dei boschi e zone similari. La mattina di sabato 9 aprile un gruppo di nostri volontari si è recato, su suggerimento del nostro associato esperto del territorio, a verificare alcune situazioni, sempre relative ai boschi delle Cerbaie, dove, oramai da diverso tempo, abbiamo concentrato le nostre attenzioni (Via di Rimedio e Via Pesciatina).

E’ cosa nota, purtroppo la presenza di gruppi di spacciatori che hanno occupato questi boschi, creando un vero e proprio traffico continuo di compravendita di droga. Le conseguenze di questa attività sono purtroppo un vero e scempio ambientale: queste persone hanno messo su veri e propri accampamenti con tende e quant’altro, portandovi materiale per cucinare, mangiare e rilasciando sul terreno boschivo un’ingente quantità di rifiuti. Nonostante frequenti interventi di ripulitura effettuati sia dai nostri volontari che da altri concittadini armati di buona volontà, il problema non si è risolto, anzi..anche quando questi individui, in presenza di voci o rumori si sono spostati, hanno poi sempre trovato altre zone dove accamparsi e riaccumulare rifiuti.

Si sta parlando dei boschi delle Cerbaie, che dovrebbero essere tra i fiori all’occhiello dei beni fucecchiesi (e non solo) meritevoli di cura e fruizione. Si tratta di oltre 120 km², divisi tra i territori provinciali di Firenze, Pisa e Lucca. La zona presenta specie arboree e piante anche rare (nonché di un microclima particolare, oltre 6500 ettari di territorio sono stati inclusi nel SIC - sito di interesse comunitario delle Cerbaie). Oltre che esteticamente da condannare, l’accumulo di rifiuti potrebbe provocare sia rischi di incendi nei periodi estivi, sia, nei periodi di piogge, lo scorrimento dei materiali in plastica, lungo i vari sentieri, sempre più a valle, riempiendo così i canali che poi a loro volta riconfluiscono in Usciana e arrivano a sfociare in mare.

La mattina del 9 aprile, nella zona indicata, lo spettacolo che ci ha accolto è stato veramente riprovevole: due tende circondate da centinaia di rifiuti. Da segnalare quindi altre zone, anch’esse in difficoltà come via di Rimedio, in alcuni casi senza possibilità di intervento per la presenza di fitti rovi. Tutto questo per incentivare, oggi più che mai, di studiare un piano risolutivo, che possa condurre alla liberazione del bosco da queste disdicevoli presenze.

Avevamo proposto di organizzare uscite collettive, magari anche con altre associazioni, per far vedere che la zona è ‘viva’ e cercare magari di sensibilizzare i cittadini a viverla davvero in tutte le sue parti. Ma ci siamo accorti che probabilmente questa non può che essere una via secondaria. Occorrono interventi forti, una presenza costante di controllo (utilizzo di telecamere nascoste in punti nevralgici.. e le relative sanzioni. Approfittiamo inoltre per evidenziare che nei pressi sono in svolgimento dei tagli (con, fra l’altro, abbandono di ramaglie sul terreno) ma i cui artefici non sono stati adeguatamente controllati. In definitiva, c’è da evidenziare come la vigente situazione su quest’area si profili ormai come un problema di ordine pubblico e di controllo del territorio: in pratica c'è una sorta di isola criminale dove si spaccia liberamente creando anche problemi ambientali con discariche abusive".

Fonte: Ufficio Stampa

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