Premio Masi, Laba premia 'Haaveilla' di Panaro e Albori

E’ “Haaveilla” di Francesco Panaro e Leonardo Allori il cortometraggio vincitore del premio speciale “Gabriele Masi”: il riconoscimento alla memoria dello studente della Laba di Firenze, videomaker appassionato e talentuoso, scomparso nel giugno 2020 in un incidente stradale. Il premio (promosso dalla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze, in accordo con i familiari di Gabriele) è stato consegnato nel corso della terza edizione di “Big Screen Laba”, la cerimonia di presentazione finale dei progetti firmati dagli allievi di Fotografia e Graphic Design dell’accademia, che si è tenuta allo Spazio Alfieri. Il contest è stato coordinato dalla docente Veronica Citi e ha reso visibili ben 9 video della sezione triennio e 3 della sezione tesi. Temi della rassegna, il “tempo” e il “sogno”.

Il cortometraggio di Panaro e Allori è stato definito dalla giuria un “magnetico viaggio attraverso i meandri della psiche umana che fronteggia i propri ricordi e desideri più reconditi: una narrazione onirica che conquista per il linguaggio sperimentale e il piglio autoriale”. A consegnare il premio – un’opera dell’artista Mīlĕs, un particolare di ulivo che simboleggia la trasformazione del corpo e dello spirito – è stato il padre di Gabriele, Stefano Masi, che ha voluto spronare i ragazzi presenti in sala a seguire i propri sogni, senza paura. Gabriele frequentava la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze e si era laureato poche ore prima della sua tragica morte. “Dovete essere voi i padroni del vostro tempo e soprattutto padroni di voi stessi. Avere fiducia nei vostri mezzi, utilizzare i buoni sentimenti: passione, entusiasmo, impegno, ricerca interiore, come faceva Gabriele – ha detto Stefano Masi -. Quando le domande non troveranno risposte, abbiate il coraggio di scavare, liberi da ogni vincolo ideologico, sociale, politico e religioso”. Durante l’evento è stato proiettato anche un video inedito, firmato da Gabriele Masi, dal titolo “Passenger”.

Per quanto riguarda invece le altre due sezioni, la giuria – composta dai registi Lorenzo Corvino e Francesco Faralli e dall’esperto d’arte e amico di Gabriele, Gianluca Milli – ha scelto di assegnare il premio del triennio al progetto “Siria” delle studentesse Martina Piras e Giada Colzi; secondo posto invece per “Hypnos Achillea” di Elisabetta Maluta e terzo posto per “Radice” di Laura Vivaldi. La sezione tesi ha invece visto vincere il corto di Giacomo Andalò e Tecla Petreni dal titolo “La mia montagna” mentre un premio speciale è stato assegnato a “Monica”, video firmato da Pietro Lorenzini.

Fonte: Laba - Ufficio stampa

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