L'intervista a Gianluca D'Alessio, responsabile Confesercenti Empolese Valdelsa: "Vogliamo riprendere calendario ante-pandemia e migliorarlo, ritornare a coprire quel che facevamo prima"
È il momento della ripartenza anche per il commercio empolese e dell'intero circondario. Tanti fattori fanno ben sperare, nonostante la guerra in Ucraina che porta timori anche nelle nostre case. Dopo il ritorno del Mercato su' Giardini in piazza Matteotti a Empoli abbiamo parlato di questo e di molti altri temi con Gianluca D'Alessio, responsabile Confesercenti Empolese Valdelsa.
Intanto com'è andata quest'ultima edizione del Mercato su' Giardini?
"È andata molto bene, anche oltre le aspettative. Quella di domenica era una data simbolica perché cadeva il primo evento dalla fine dell'emergenza. Abbiamo avuto l'occasione per ridisegnarla, sia con posteggi nuovi, che con ambulanti diversi e merceologia differente. I risultati sono stati ottimi come presenze per tutto l'arco della giornata e con tutti gli operatori, il clima poi ci ha aiutato".
La pandemia con il distanziamento tra i banchi ha dato modo per ripensare il mercato per come lo conosciamo?
"Sicuramente qualcosa ci portiamo dietro, abbiamo capito che era più efficace avere posteggi più ampi con un minimo di distanziamento, non a causa della pandemia ma per dare una fruizione migliore".
Si può parlare con il mese di aprile di vera ripartenza dopo la pandemia?
"Per avere dei risultati tangibili è ancora un po' presto, ma le persone si vedono di più in giro. Lo scenario geopolitico incide in maniera importante, le persone preoccupate non sono propense a spendere, piuttosto rimandano anche grandi acquisti. Per le attività di ristorazione c'è un riscontro più immediato. Anche il clima incide, abbiamo avuto la partenza sul settore moda con l'inizio della primavera poi col freddo si è tutto fermato di nuovo. Altri elementi incoraggianti sono invece cerimonie, matrimoni, ecc. Il conflitto in Ucraina tende a rallentare percorso di ripresa, ma la strada intrapresa è quella giusta".
Qualche giorno fa gonews.it ha reso noti i dati del turismo nell'ambito Empolese Valdelsa Montalbano, con una ripresa in tutti i Comuni per il turismo rispetto al 2020. Quest'anno potrebbe essere l'anno buono per la definitiva ripartenza?
"Il turismo merita un ragionamento a parte. Sul nostro territorio per alcuni aspetti il coronavirus ha messo tante attività in difficoltà ma ha dato anche tante opportunità sul piatto. Le nostre strutture si trovano in spazi ampi, nelle campagne, dove i ritmi lenti fanno da padrone. Nel periodo pandemico Firenze ha avuto un'ecatombe, mentre da noi i numeri erano più interessanti. La riscoperta dei territori senza grande afflusso rimane strutturale, un'occasione per tornare a numeri pre-pandemia e incrementare. Gli ambiti turistici come il nostro erano schiacciato tra Firenze, Pisa e Siena, in realtà si può migliorare".
La pandemia ha dato modo anche di ripensare al calendario di eventi classico per Empoli?
"Di tempo per pensare alle date ce n'è stato anche troppo. Lo stato di emergenza è finito ma quest'anno è di rodaggio, vogliamo riprendere calendario ante-pandemia e migliorarlo, ritornare a coprire quel che facevamo prima. Parlo per esempio di Empolissima, altra manifestazione di punta, la stiamo ridisegnando per migliorare la vivibilità, puntiamo al centro storico anche con il Luglio empolese. Il Natale rimane un punto fermo, dobbiamo ampliare l'offerta al periodo estivo. L'estate del commercio soffre un po' di più, vogliamo mantenere le aperture serali, riprovando format come la notte bianca in base a quello che potremo fare e ai tempi che abbiamo. Il calendario è pronto ma non mi sbilancio, voglio far vivere il centro in tanti spazi. La nostra attenzione è anche su piazza Matteotti, vogliamo rendere centro anche zone percepite come più limitrofe".
Come ha reagito il centro di Empoli? Ci sono state numerose nuove attività anche non convenzionali, penso alle librerie, che hanno dato spinta. L'arrivo di un nuovo teatro sarà un altro tassello importante.
"Parlo prima del teatro di Empoli. È un progetto che noi sosteniamo con forza, un servizio importante dal punto di vista commerciale farà fare il salto di qualità a tutta la città andando a cercare un tipo di target più interessato alla qualità e all'arte. Tornando al discorso commercio, è vero c'è stato un ricambio ultimamente, le attività che hanno chiuso per covid sono inferiori rispetto a quelle che ci potevamo aspettare, mi stupisco della capacità di resistenza dei commercianti del Giro. Ci sono attività con concezione diversa di commercio, un commercio dei centri storici del futuro, con un servizio di livello alto".
Tornando al teatro, potrebbe cancellare il detto che 'dopo cena a Empoli non c'è niente'?
"Non ci sono più degli orari prestabiliti da osservare, questo vale per il periodo festivo ed estivo, credo che il commercio del futuro debba superare i dogmi mentali. Ad esempio per agosto puoi potenziare l'orario, in prossimità di un teatro che è un attrattore culturale posticiperai chiusura serale. Non vuol dire necessariamente lavorare di più. Se è una necessità vai in ferie a febbraio, oppure apri più tardi la mattina".
Chiudiamo con i prossimi appuntamenti in programma con Confesercenti.
"Saltando il periodo della Pasqua e le festività del 25 aprile e del 1 maggio, si riparte con Empolissima l'8 maggio. Da lì a fine maggio avremo un altro mercato sui giardini e poi andiamo verso l'estate".
Elia Billero
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