È il punto di partenza per ottenere una pelle biodegradabile e compostabile. Ma è anche la soluzione più ecologica per immagazzinare le pelli e renderle non più deperibili senza bisogno di ricorrere a cromo, glutaraldeide e altre sostanze chimiche aggressive. È il sistema di preconcia FUTURE WHITE messo a punto dall’azienda Dermacolor di Castelfranco di Sotto, nato per le concerie che vogliono produrre pellami all’insegna della circolarità, offrendo loro il percorso e la soluzione da seguire per ottenere le certificazioni di biodegradabilità in acqua e compost. Un sistema pensato per rivoluzionare i passaggi preliminari della lavorazione conciaria, eliminando i principali fattori di rischio per l’ambiente e creando i presupposti per garantire la circolarità delle pelli.
Un’innovazione che Dermacolor ha presentato pochi giorni fa nella vetrina internazionale di APLF, la fiera di settore (che si è svolta dal 30 marzo al 1 aprile), ripartita dopo lo stop dettato dalla pandemia e trasferita per la prima volta da Hong Kong a Dubai, confermandosi come evento di riferimento del mondo conciario per i Paesi dell’Asia centrale e dell’Estremo Oriente.
Radicata nel distretto conciario toscano e rappresentata nei principali distretti mondiali, Dermacolor è specializzata nella produzione di prodotti chimici per la concia e la lavorazione del pellame. Prodotti messi a punto nei laboratori dell’azienda, che si pone come punto di riferimento per le concerie chiamate ad affrontare la sfida della sostenibilità. Nasce da qui l’idea della preconcia FUTURE WHITE: un preconciante bianco, vale a dire esente da cromo, ma allo stesso tempo una “preconcia del futuro”, perché riesce a fare a meno anche di glutaraldeide, sali di fosfonio, composti triazinici e altri metalli.
Innumerevoli i vantaggi, a cominciare dalla possibilità di stabilizzare le pelli (rendendole indeperibili), per poi selezionarle e immagazzinarle per diversi anni senza bisogno di conciarle con cromo, altri metalli o sostanze chimiche aggressive. «In questo modo – spiega Andrea Meucci (alla guida di Dermacolor insieme a Valentina Palagini) – si ottiene un pellame esente da metalli e biodegradabile in acque reflue e compost, che può essere immagazzinato per un tempo lunghissimo oppure essiccato e poi rinverdito senza l’ausilio di agenti sbagnanti chimici».
Fonte: Ufficio stampa
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