In due anni persi nell’Empolese Valdelsa il 3 per cento dei fotografi professionali
Un concorso fotografico in tre categorie: professionisti, amatoriali e studenti. È quello organizzato da CNA con Caritas e Accademia di Belle Arti per accendere i riflettori sul potere narrativo della fotografia e sulla tradizione solidaristica empolese e toscana.
"Uno scatto di solidarietà", questo il nome del concorso, intende infatti, in un momento caratterizzato da continui input esterni negativi e da scenari pessimistici, porre l’attenzione su ciò che è bello.
L’obiettivo è vedere il mondo che ci circonda con occhi diversi, osservando la realtà e riconoscendo la bellezza di un gesto di solidarietà. Bellezza che ci aiuta ad uscire dagli immaginari negativi a cui siamo sottoposti e riscoprire la semplicità di aprirsi all’altro.
Una categoria, quella dei fotografi, messa a dura prova negli ultimi anni. “Prima dalla concorrenza sleale degli hobbisti della fotografia che, forti di buoni strumenti offerti dallo sviluppo tecnologico, ma privi di ogni competenza professionale, hanno iniziato ad invadere alcuni campi di azione della fotografia, come il web, riuscendo a trovarvi campo in virtù dei prezzi stracciati praticati, sostenibili solo da chi non ha costi d’impresa e/o pratica l’attività come secondo lavoro, giusto per arrotondare un lunario comunque già certo.
Poi dal Covid, tanto che negli ultimi due anni, con la cancellazione di matrimoni ed eventi (sportivi e di attualità), ma anche e soprattutto con il divieto di viaggi e trasferte, ha perso nell'Empolese Valdelsa quasi il 3% delle proprie imprese, una perdita comunque meno grave di quella registrata dal comparto a livello di Città Metropolitana dove si sono perse il 65% delle imprese” spiega Andrea Pellini, presidente dei fotografi di CNA.
Ai partecipanti è richiesto di cogliere con uno scatto la solidarietà in tutte le sue forme e nei diversi contesti sociali: nei luoghi di lavoro, di socialità e tempo libero, nella Chiesa e in tutti i luoghi di spiritualità.
Una prima selezione porterà alla rosa dei finalisti che verranno valutati da una giuria presieduta da Massimo Sestini, noto fotogiornalista, per arrivare a tre vincitori, uno per categoria.
In premio viaggio e alloggio per l’effettuazione di un servizio fotografico sulle attività nazionali e internazionali di Caritas. La premiazione avverrà venerdì 29 aprile durante il Convegno della Caritas “Parole e Immagini: Ascoltare con l’orecchio del cuore e raccontare soprattutto il disagio sociale”, che si terrà presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. In tale occasione sarà allestita anche una mostra delle foto finaliste. Modulo di iscrizione e regolamento sono reperibili sui siti dei soggetti promotori. Le candidature terminano il 20 aprile.
Fonte: Cna - Ufficio stampa
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