Secondo l’Irpet in Toscana il valore delle opere pubbliche è cresciuto dell’11% rispetto al periodo pre-pandemia. Superati i 2 miliardi
Se nel 2021 il valore degli investimenti in opere pubbliche in Toscana è cresciuto dell’11%, grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, questa crescita nel prossimo biennio comporterà per enti locali toscani un raddoppio delle progettazioni e un aumento considerevole dell’importo complessivo messo a gara.
"Il forte aumento degli investimenti in lavori pubblici – spiega l’assessore regionale ai rapporti con gli Enti locali e alla semplificazione, Stefano Ciuoffo - e delle accresciute risorse che arriveranno grazie al Pnrr, rappresenta un cambio di passo radicale rispetto all’impegno diretto del pubblico di questi ultimi anni. Una sfida importante che pone tutte le Amministrazioni, a partire da Regione, di fronte alla necessità di rendere, da un lato, le procedure più semplificate e, dall’altro, di valorizzare il lavoro di qualità, che le nostre realtà imprenditoriali e artigianali hanno dimostrato di detenere, a discapito dei soggetti economici meno affidabili e seri".
Nel corso di quest’anno l’Irpet stima che vengano avviate procedure per ben quattro volte di più rispetto a quelle del triennio 2018-2020. Un trend che è destinato a proseguire fino al 2028 ad un ritmo medio del + 22%, con un picco nel biennio 2025-26 dove si registrerà un raddoppio.
"La nostra strategia – aggiunge Stefano Ciuoffo – punta a monitorare i prezzari con una frequenza maggiore per evitare che siano messi a gara appalti basati su costi non più attuali, tenuto conto della forti fibrillazioni e oscillazioni che persistono, stante le turbolenze internazionali e gli effetti della pandemia. Il rischio concreto che gli effetti positivi degli investimenti straordinari del Pnrr non vedano la luce nel breve periodo è di fronte a noi.
Pertanto la Regione, da un lato, cercherà di monitorare più frequentemente l’andamento e – dall’altro – solleciterà il Governo in Conferenza delle Regioni ad un’azione più celere e coordinata. L’esperienza del prezzario in Toscana è consolidata e riconosciuta anche nelle altre Regioni, questo tuttavia non ci assolve dalla necessità di intervenire affinché quel tessuto economico solido ed in salute abbia tutte le condizioni per partecipare alle gare di appalto che prenderanno avvio nei prossimi mesi".
"Infine – conclude l’assessore Ciuoffo – la vera semplificazione passerà dall’introduzione dei processi di digitalizzazione all’interno delle procedure che stanno alla base degli avvisi pubblici. Maggiore interoperabilità tra banche dati sia regionali che nazionali, da un lato, e maggiore accessibilità ad informazioni e documentazione, dall’altro, sono il miglior viatico per adempiere nel concreto al principio di semplificazione e di rispetto della legalità e sicurezza".
"Le risorse non mancano, ma esistono delle criticità che rischiano di rallentare gravemente il processo del Pnrr" ha detto da parte sua il sindaco di Roccastrada e delegato Anci Toscana per i lavori pubblici Francesco Limatola, che in qualità di presidente della Provincia di Grosseto ha rappresentato anche Upi.
"Prima di tutto il personale: in 10 anni i Comuni hanno perso il 21% dei dipendenti, con un impoverimento anche qualitativo dovuto alla stagnazione degli investimenti; poi i costi dei materiali e dei carburanti, che stanno mettendo in crisi molti cantieri; e ancora il problema delle gare, che stante questa la situazione stanno andando deserte anche in Toscana, perché le imprese non vogliono e non possono rischiare. E' necessario intervenire su questi temi, perchè rischiamo di perdere un'occasione irripetibile per i territori e per i cittadini".
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa
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