Cartine a rischio, persi 100 addetti in 4 anni all'Istituto Geografico Militare

La mappa di Empoli secondo l'Istituto Geografico Militare

È a rischio, per carenza di personale, la prestigiosa attività cartografica dell’Istituto Geografico Militare di Firenze (Igm), organo cartografico dello Stato che fa capo al Ministero della Difesa. C’è infatti un’emorragia di lavoratori e lavoratrici che si trascina da tempo (per lo più si tratta di addetti andati in pensione e non sostituiti): 4 anni fa il personale era composto da 541 unità civili, oggi da 400 circa ma la cifra si avvicinerebbe a 300 se nel frattempo non ci fossero stati accorpamenti con altri enti della Difesa, col conseguente innesto di altri lavoratori e lavoratrici.

L’attività cartografica ha sempre rappresentato il cuore dell’opera dell’Istituto Geografico Militare (che a Firenze ha la sede principale in via Battisti, l’ufficio vendita in viale Strozzi, una sede distaccata a Novoli e un’altra sede in piazza San Marco, dopo l’accorpamento del Comando militare della regione): ora, rispetto al fabbisogno di personale previsto dallo Stato Maggiore, c’è un 30% in meno nell’area dei funzionari cartografici e un 42% in meno tra gli assistenti dell’area tecnica. Senza dimenticare che l’ultimo concorso per assumere cartografi c’è stato oltre dieci anni fa, mentre per il 2022 sono previsti altri 50 pensionamenti circa, altrettanti nel 2023.

"L’attività cartografica dell’Igm ha un’importanza centrale per la Difesa, e in seconda istanza offre servizi anche a vari enti e soggetti civili che commissionano all’Istituto importanti e delicati lavori, ad esempio sovrintende alla manutenzione dei confini di Stato terrestri. Si tratta di una eccellenza mondiale del settore che così però rischia di perdere competenze ed eccellenze. A livello nazionale si parla di aumentare i fondi alla Difesa, vista l’epoca difficile che stiamo vivendo: ma per una struttura strategica come l’Igm ad ora non si prevedono altre risorse", dice la Fp Cgil.

Che aggiunge: "Occorre dare valore al lavoro che viene fatto all’Igm, che da anni ha visto trascurata la missione originaria di organo cartografico dello Stato. Serve un piano di assunzioni contro la carenza d’organico, chiediamo a Governo e Ministero di intervenire, occorrono concorsi ad hoc per l’Igm, c’è bisogno di investimenti e più in generale va data una prospettiva all’Istituto, dove si sta tagliando anche sulle risorse per le missioni e i rilievi".

Fonte: Cgil Toscana e Firenze

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