Nel cortile della scuola di Castelfiorentino sono 'sbocciate' le piante per la memoria: saranno gli studenti a coltivarle, studiando il passato per non dimenticare
Si è svolta questa mattina l'inaugurazione nel cortile dell'ISIS F.Enriques di Castelfiorentino, l'inaugurazione del Giardino dei Giusti dell'Umanità. L'angolo verde, che sarà curato dagli stessi studenti come 'Testimoni di Memoria' permanente, ha visto la sua prima dedica andare alla figura di Giorgio Perlasca, un commerciante che salvò la vita a migliaia di ebrei sottraendoli alla deportazione nazista. L'evento, in collaborazione con la Fondazione Gariwo di Milano e la Fondazione Perlasca di Padova, è stato curato da Andrea Vitello, autore empolese del saggio 'Il nazista che salvò gli ebrei. Storie di coraggio e solidarietà in Danimarca'.
Prima del taglio del nastro al Giardino dei Giusti si è svolto un convegno nell'Auditorium della scuola alla presenza della dirigente scolastica Barbara Degl'Innocenti, l'assessora regionale alla Cultura della Memoria Alessandra Nardini, il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni. Le parole dei relatori si sono alternate ai contributi video, proiettati davanti ad una platea di studentesse e studenti delle classi quinte. I giovani hanno potuto ascoltare in video Gabriele Nissim, presidente della Fondazione Gariwo, Franco Perlasca figlio di Giorgio e presidente della Fondazione Perlasca e la Senatrice a vita Liliana Segre. (Qui il programma completo della giornata).
"Con qualche giorno di ritardo celebriamo la Giornata Europea per i Giusti dell'Umanità - ogni 6 marzo - aprendo nella nostra scuola il giardino" ha dichiarato la ds Degl'Innocenti. "Abbiamo fatto un lavoro che ha coinvolto tutti gli studenti e tutti gli indirizzi del nostro istituto, per studiare gli aspetti fondamentali di cosa volesse dire aprire un Giardino dei Giusti". L'area verde sarà aperta, accessibile e visitabile negli orari didattici, "saranno i nostri ragazzi che studiando con i loro professori si formeranno per diventare testimoni di memoria. È un evento iniziale di un percorso che ci auguriamo sarà ricco per il territorio e anche di collaborazione con gli istituti comprensivi, che potranno utilizzare il Giardino dei Giusti, che è di tutti, come un laboratorio permanente di educazione civica".
"La memoria, lo abbiamo detto più volte negli scorsi mesi, è il vaccino più potente che abbiamo - ha aggiunto l'assessora Nardini - per contrastare il riemergere di pericolosi rigurgiti nazifascisti, a cui purtroppo anche nei nostri territori assistiamo sempre più spesso. Non possiamo abbassare la guardia, i testimoni di quegli orrori purtroppo ci stanno lasciando ma dobbiamo come una sorta di staffetta generazionale, raccogliere il loro testimone. Per costruire un futuro diverso, di pace, democrazia, uguaglianza. Parole oggi ancora più preziose alla luce di ciò che sta accadendo alle porte d'Europa. Scenari che mai avremo pensato di dover rivivere".
"L'Enriques è una perla importante della corona delle istituzioni scolastiche del nostro circondario - ha concluso il sindaco Falorni - e lo dimostra con i suoi risultati ma anche sapendo costruire iniziative così, che richiamano valori fondamentali e hanno la capacità di costruire reti".
Margherita Cecchin
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