Cooperazione tra Italia e Sahel: corsi di formazione da Sant'Anna e Farnesina

De Guttry, docente di diritto internazionale: "Si conferma impegno dell'Italia in area chiave per equilibri geopolitici tra Europa e Africa"


Si consolida ulteriormente la cooperazione tra Italia e Paesi del Sahel, grazie al contributo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il determinante supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci). Il nostro Paese organizzerà una serie di corsi di formazione diretti a magistrati di cinque stati del Sahel (Niger, Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania, riuniti appunto nel G5 Sahel). Dopo i corsi destinati alla magistratura del Niger, sulla “Formazione di formatori” (agosto 2018), “Tecniche per il contrasto al terrorismo internazionale” (febbraio 2019), “Cooperazione Giudiziaria Internazionale” (ottobre 2020) e dopo la prima edizione del corso sulla “Lotta alla criminalità cibernetica e protezione dei dati personali” (maggio 2021), la sua nuova edizione aprirà la serie dei nuovi corsi e, da lunedì 21 marzo, si svolgerà in formato ibrido, in presenza a Niamey (Niger) il primo giorno e in modalità a distanza, nei successivi tre giorni. Gli altri corsi di formazione si svolgeranno a maggio 2022, in Niger (“Tecniche per il contrasto al terrorismo internazionale – seconda edizione”), in Burkina Faso e in Ciad (“Ciclo di gestione di progetto”).

Tutte queste attività di alta formazione rientrano nel progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei paesi del G5 Sahel attraverso la formazione”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e coordinato da Andrea de Guttry, docente di Diritto Internazionale della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra i docenti che parteciperanno a queste attività si annoverano magistrati e docenti universitari italiani e africani. Il programma formativo prevede un approfondimento su specifiche tematiche e delle esercitazioni tramite studio di casi pratici.

Il Sahel è un’area prioritaria per la cooperazione italiana e questo progetto intende potenziare le capacità e le competenze dei magistrati di questi paesi, rafforzando le conoscenze relative al quadro normativo nazionale, regionale ed internazionale in materia di lotta al terrorismo e contrasto alla criminalità organizzata, criminalità cibernetica e protezione dei dati personali, nonché del ciclo di gestione dei progetti. "Quest’iniziativa testimonia ancora una volta l’impegno dell’Italia in Niger e negli altri Paesi del Sahel, un’area chiave negli equilibri geopolitici tra l’Europa e l’Africa, impegnato nella lotta al traffico clandestino di migranti e al terrorismo internazionale", sottolinea Andrea de Guttry nel presentare questa nuova iniziativa.

Fonte: Scuola Superiore Sant'Anna - Ufficio stampa

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