Cani e gatti dei rifugiati ucraini saranno accolti al Parco degli Animali di Ugnano

(foto Comune di Firenze)

Al Parco degli animali di Ugnano è pronta l’accoglienza per gli animali dei rifugiati in arrivo dall'Ucraina. La direzione Ambiente, in contatto con Asl veterinaria e Regione Toscana, è attiva sia a livello di prevenzione e sicurezza sanitaria rispetto ai protocolli anti rabbia, che a livello di ospitalità per gli animali delle famiglie ucraine che non possono trovare casa nelle strutture che accolgono i rifugiati.

"Insieme alla Asl veterinaria e alla Regione Toscana - ha detto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re - siamo attivi anche sul fronte dell’accoglienza degli animali dei rifugiati che ospiteremo nel territorio metropolitano. Il Parco degli animali è infatti convenzionato con molti comuni dell’area metropolitana e siamo quindi attivi su due fronti: da un lato sul fronte della prevenzione e sicurezza sanitaria per tutte le verifiche e analisi previste dai protocolli antirabbia a cui saranno sottoposti gli animali in arrivo sul nostro territorio, dall’altro sul fronte dell’ospitalità per trovare una casa agli animali che non potranno essere accolti dalle strutture dove troveranno accoglienza invece i rifugiati. Su questo fronte, già molte associazioni di volontariato tra cui Ata Pc ci hanno scritto per mettersi a disposizione e dare ospitalità agli animali dei rifugiati, dando poi ovviamente ai rifugiati stessi la possibilità di far visita ai propri animali e mantenere un contatto. Sappiamo che famiglie di rifugiati stanno partendo anche con i loro animali domestici e quindi il Parco degli animali e la direzione Ambiente si stanno attivando con Asl veterinaria, Prefettura e Regione Toscana. È importante questo - ha proseguito l’assessore Del Re - anche per far sì che al dolore già grande dei rifugiati che abbandonano il loro paese debba aggiungersi anche quello per la perdita del loro animale. Si tratta quindi di un’azione a tutela sia gli animali che dei rifugiati stessi. Al Parco degli animali durante la pandemia sono già state messe in campo esperienze di accoglienza e solidarietà, che sono ancora attive perché purtroppo l’emergenza sanitaria è ancora presente: lo si vede anche dal fatto che molti volontari continuano a portare fuori gli animali dei contagiati e che al Parco sono ancora presenti animali di contagiati o persone ricoverate che non possono prendersene cura. Una rete di solidarietà importante che ha funzionato durante la pandemia e che ora sarà impegnata su un altro fronte drammatico come quello della guerra in Ucraina".

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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