Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una madre di Montelupo Fiorentino di un giovane di 11 anni con disturbo autistico. La lettera ci arriva in merito alla vicenda della piscina di Empoli, chiusa da lunedì scorso con grave danno anche per gli utenti, come si legge nella missiva. "La piscina era ed è una grandissima iniezione di fiducia per la sua autostima. Purtroppo poi puntualmente fattori esterni ci spengono quella luce", spiega la famiglia. Il giovane infatti frequenta da 7 anni corsi di nuoto, in acqua si sente a suo agio e tranquillo. Fa bene a lui come ai genitori. Ecco il testo, già pubblicato anche su Facebook:
C'era una volta un ragazzino di 11 anni un po' speciale, che adorava l'acqua e andava in piscina da quando ne aveva 4.
C'era una volta una piscina piena di personale in gamba e sorridente, che pur non essendo specializzato, sapeva trattare il ragazzino, che era sempre felice quando andava lì.
C'era una volta la pandemia e la piscina restò chiusa per molti mesi. Poi finalmente riaprì e il ragazzino riprese la sua cuffia con tutta la felicità possibile.
C'erano una volta gli interessi mondiali, l'economia, le guerre, politici che a tutto pensavano tranne che alle storie delle persone comuni.
C'erano una volta bollette alle stelle, consumi energetici mai visti.
C'era una volta una classe politica che poteva sovvenzionare una guerra, ma non una piccola piscina comunale, che non riusciva più a sostenere i costi energetici.
E c'era una volta una mamma, che adesso non sa come fare a dire a quel ragazzino che la piscina è di nuovo chiusa, e non si sa se e quando riaprirà.
Lettera firmata
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