La stagione concertistica del Centro Busoni prosegue come da cartellone ma con una nota in più.
La musica universale abbraccia la solidarietà: una parte del ricavato del prossimo concerto che si terrà venerdì 18 marzo alle 21 al palazzo delle Esposizioni, piazza Guido Guerra, sarà devoluto alla Misericordia di Empoli, per gli aiuti a sostegno del popolo ucraino.
Sul palco del PalaEsposizioni l’Orchestra della Toscana, il direttore Ryan McAdams e il pianista Pietro De Maria.
Quaranta anni appena compiuti, una collezione di prestigiosi traguardi sia in Europa che in America, Ryan McAdams è uno dei direttori più versatili e interessanti della sua generazione. Particolarmente incline alla musica d'oggi, ha come incarico principale la guida del Crash Ensemble, il più importante gruppo musicale irlandese di musica contemporanea e ha diretto pagine di jazzisti come John Zorn e Wynton Marsalis, e di Jonny Greenwood dei Radiohead.
Proprio sulla musica d'oggi, sostiene McAdams che sia un dovere morale trasmettere alla comunità un sapere legato al presente. Così, dopo i concerti al New Music Dublin 2020 torna all'ORT dopo quattro anni, e si confronta in questa nuova produzione con il brano contemporaneo Strum della connazionale Jessie Montgomery.
A seguire, il virtuosismo di Pietro De Maria, pianista riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnica preziosa, imparata nella scuola di Maria Tipo, e nominato artista in residence dell'ORT.
E con l'ORT ci porta con il Concerto n.2 nelle sonorità di Camille Saint-Saëns, pianista enfant terrible al Conservatorio di Parigi, subito lanciato in una carriera concertistica che lo portò in tutto il mondo (Egitto, dove morirà nel 1921, India, Estremo Oriente, le due Americhe).
Il catalogo di Saint-Saëns come compositore abbraccia linguaggi diversi dal neo-barocco all’esotismo, ma la modernità del suo lavoro squisito viene qui esaltata dall'accostamento con il brano contemporaneo di apertura, perché, come dice lo stesso De Maria, anch'egli – come McAdams – promotore della musica del presente, sostiene che la musica del nostro tempo aiuta a sentire la modernità delle opere composte nei secoli precedenti.
In chiusura, il programma scivola così verso il Romanticismo con la 'novità' che fu di Mendelssohn nella sua Sinfonia Scozzese: raggiungere unitarietà, legando i quattro movimenti classici, imponendo al direttore, una volta alzata la bacchetta, di non abbassarla fino all’ultima nota. La sinfonia è un’evocazione in note di una terra che il compositore tedesco frequentò spesso e amò molto. Nella Scozia scorgeva la quintessenza del paesaggio romantico: il clima instabile, brumoso, le tempeste, il mare in burrasca, il fascino arcano delle voci delle cornamuse.
La scintilla che fece nascere la partitura fu la visita compiuta nel 1829 alle rovine della cappella in cui era stata incoronata Maria Stuarda, la cui tragica vicenda biografica – rievocata al pubblico ottocentesco dal dramma di Schiller – aveva già acceso la fantasia di Mendelssohn.
LA MUSICA A SOSTEGNO DELL’UCRAINA - Come detto una parte dell’incasso del concerto sarà devoluto alla Misericordia di Empoli che ha attivato una serie di progetti a sostegno del popolo ucraino: da una raccolta fondi, alla raccolta dei beni di prima necessità e al dare la disponibilità per offrire abitazioni per l’accoglienza di famiglie ucraine.
La presidente e il direttore del Centro esprimono la propria vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo conflitto, nella speranza che cessi al più presto.
Per ulteriori informazioni si consiglia di contattare il Centro studi musicali “Ferruccio Busoni” 0571 711122 - csmfb@centrobusoni.org e di seguire i rispettivi canali social.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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