L’esasperazione delle imprese di trasporto è ai massimi livelli.
Nonostante che il caro carburante, anzi il vero e proprio impazzimento dei prezzi di gasolio e metano per autotrazione a causa di pressioni speculative sui mercati finanziari e internazionali, le imprese o non vedono disponibilità da parte della committenza a concedere gli aumenti richiesti, oppure e sono molti i casi, è la stessa committenza che non ha la possibilità di concederli perché a sua volta sotto pressione degli aumenti di costi di materie prime ed energia.
“Ma gli aumenti non sono per guadagnare qualcosa, bensì per sopravvivere - fa notare il coordinatore ASSOTIR Toscana Maurizio Bandecchi - magari gli aumenti che le nostre imprese hanno chiesto nelle scorse settimane e ancora più oggi stanno chiedendo al mercato ed alla committenza, fossero per recuperare marginalità! Purtroppo non è così. Gli aumenti ottenuti nei mesi scorsi sono stati polverizzati in queste ultime due settimane di prezzi del carburante schizzati alle stelle. E se i costi rimangono così alti è inevitabile che le imprese di trasporto esercitino il loro diritto sacrosanto di non lavorare in perdita e tengano fermi i mezzi nei piazzali. Questo è lo scenario per la prossima settimana.
L’auspicio è che questa emergenza sul carburante possa essere superate presto da un intervento deciso e risolutivo da parte del Governo che sia sottoforma di un intervento di sospensione e di abbassamento delle accise o misure analoghe come l’introduzione di un credito di imposta come del resto già annunciato per Ad Blue e GNL fra le misure del Decreto Energia attualmente all’esame del Parlamento”.
A livello nazionale Assotir ha inviato una lettera al Governo dove si chiede “un intervento - temporaneo ma significativo - per il contenimento degli effetti collegati agli aumenti del gasolio, analogamente con quanto già deliberato a favore delle cosiddette imprese energivore. Più precisamente, si fa riferimento ad un intervento sul versante fiscale, attraverso una momentanea, ma importante, attenuazione del gravame delle accise sul gasolio commerciale”.
I margini di manovra possono essere nell’ordine di 30 /40 centesimi al litro. Una misura che specie in corrispondenza di cali nelle quotazioni internazionali, sarebbe risolutiva almeno nel breve periodo e sicuramente efficace per spezzare la spirale inflazionistiche che pericolosamente si sta accendendo nel paese”.
Di questo e di altri temi più strategici come l’introduzione di costi minimi obbligatori e di certezza ed obbligatorietà dei tempi di pagamento dei servizi, si parlerà nella assemblea che ASSOTIR ha organizzato aperta anche ai non iscritti, che si svolgerà presso la sala convegni dell’Interporto Vespucci di Guasticce (Collesalvetti, Livorno) sabato 12 marzo a partire dalle ore 15,30.
Fonte: Assotir
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