Tassista morto dopo le lesioni, chiesti 6 anni ai due imputati

Il palazzo di giustizia di Firenze

Per le ferite che causarono il coma di due anni, dal quale il tassista 69enne Gino Ghirelli non si riprese più fino alla morte, sono state chieste condanne a 6 anni e 8 mesi nel processo per rito abbreviato per due allora 23enni, oggi 28enni, nel processo a Firenze. La difesa ha chiesto l'assoluzione per entrambi: "il fatto non costituisce reato", perché i due avrebbero agito per legittima difesa. Il 14 aprile è prevista la sentenza.

Siamo al primo grado di giudizio perché in primo grado vennero assolti dall'accusa di lesioni gravissime, ritenendo di aver agito per legittima difesa. Ma dopo la morte di Ghirelli il processo di appello fu interrotto, gli atti vennero inviati alla procura perché l'accusa iniziale non era più valida. Adesso il processo è per omicidio preterintenzionale.

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