Ucraina, la Città Metropolitana di Firenze in campo per i profughi

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze, approvando all'unanimità una mozione firmata dai capigruppo di Pd Massimo Fratini; Gruppo Misto (Italia Viva) Tommaso Triberti; del Centrodestra per il Cambiamento Alessandro Scipioni e di Territori beni comuni Enrico Carpini, ha impegnato il Sindaco Metropolitano ad attivarsi per mettere a disposizione tramite la Protezione civile e gli altri organismi dell’ente, le strutture di proprietà e il personale necessario a partecipare alla macchina organizzativa coordinata dalla Prefettura per l'accoglienza dei rifugiati provenienti dalle zone del conflitto.

Sì al il supporto logistico per l'integrazione scolastica di minori che dovranno essere integrati scuole del nostro territorio; avanti con un coordinamento con i comuni e le unioni della città metropolitana, per supportare qualunque iniziativa possa aiutare l'integrazione dei rifugiati provenienti dal conflitto, con la sensibilizzazione affinché venga ristabilita la pace, e raccolta ed approvvigionamento di generi di prima necessità e medicinali da inviare in Ucraina. Dalla Metrocittà "tutto l'apporto possibile, anche in termini logistici, per le esigenze sanitarie e la profilassi vaccinale dei rifugiati". Il testo era stato redatto da Scipioni ed è stato accolto un emendamento di Carpini perché la mozione sia inviata a tutti i Comuni del territorio metropolitano.

La mozione mpegna il Sindaco Metropolitano anche ad attivarsi presso il Governo italiano per condannare con ogni misura ed in ogni sede il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, in qualsiasi caso ed in qualsiasi contesto, conformemente alla nostra Costituzione; richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l’accoglienza dei profughi a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione; richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per vie delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti contro sanzioni; creare una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni – Enel) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia; a garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai profughi dalle zone di guerra che ne facciano richiesta.

La crisi Ucraina di queste ore, che sta destando grande apprensione e angoscia nella comunità internazionale, "rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell'Europa".
Il ricorso alla guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali "contrasta con i principi fondamentali della nostra Costituzione, che, all’articolo 11, ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli".
Non diversamente qualsiasi atto unilaterale portato avanti con la forza "è inconciliabile con il diritto internazionale, quale strumento di risoluzione giuridica dei conflitti".

La Comunità internazionale deve reagire "in termini proporzionati all’offesa a tutela della indipendenza e della inviolabilità degli Stati e del diritto all'autodeterminazione dei popoli",

E' necessario "adoperarsi direttamente come ente di secondo livello coordinandoci con i comuni dell'area metropolitana e le altre amministrazioni dello Stato in un lavoro coordinato, di salvaguardia e tutela della vita umana, con una ben organizzata accoglienza".
Importante prendere tutte le iniziative "per monitorare la situazione sanitaria, vista la bassa percentuale di vaccinati nella popolazione Ucraina, allo scopo di evitare il reiterarsi di focolai pandemici, come molti illustri virologi hanno avvertito negli scorsi giorni, che potrebbero portare nuove ondate epidemiche in una situazione in via di stabilizzazione".
Necessario intervenire in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la prevedibile catastrofe umanitaria che il conflitto rischia di produrre.

"La mozione in sintesi impegna la Città Metropolitana affinchè metta in campo accoglienza e assistenza
sanitaria ai profughi", spiega Massimo Fratini, "delineando un quadro di interventi fattivi".

"Sono orgoglioso - commenta Scipioni - del fatto che si sia trovata una posizione comune soprattutto nel richiedere una soluzione diplomatica e l'accoglienza dei profughi che arriveranno dalla guerra. Davanti a temi di questa gravità la politica deve unire e non dividere. Abbiamo posto anche il grave problema dei anni ad un'economia stremata da due anni di pandemia. E' neecessario operare perché siano salvate vite e tutelato il bene del nostro territorio".

"La mozione - dice Enrico Carpini (Territori beni comuni) è stata sottoscritta convintamente da tutti i gruppi anche perché approccia tutte le competenze specifiche dell'Ente ed è ispirata al fatto che la Città Metropolitana è contro guerra, convinta che gli sforzi di tutti portano alla pace".

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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