Scrittura d'Evasione, in carcere si impara a diventare autori

Torna a Sollicciano “Scrittura d’evasione”, il progetto di animazione sociale e culturale rivolto alla popolazione carceraria promosso e organizzato da Arci Firenze. Per il settimo anno consecutivo, all’interno del laboratorio di scrittura creativa realizzato dall’autrice Monica Sarsini presso il carcere di Sollicciano, torna il ciclo di appuntamenti dedicato agli ospiti esterni, che incontreranno gli studenti del corso iniziato ad ottobre 2021 e che, negli anni, ha portato nelle aule del carcere fiorentino scrittori, giornalisti e artisti di grande valore: da Wu Ming II a Paolo Hendel, da Saverio Tommasi a Simona Baldanzi.

Come successo la passata stagione, a causa del perdurare della pandemia, anche quest’anno gli incontri saranno riservati ai detenuti e non al pubblico esterno. Il primo appuntamento della rassegna è fissato per domani, martedì 8 Marzo, quando i partecipanti del corso di scrittura creativa curato da Monica Sarsini incontreranno lo scrittore e cantautore Marco Rovelli, ex leader dei Les Anarchistes, band vincitrice, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d’esordio. Gli incontri con gli ospiti esterni saranno otto in totale e vedranno la partecipazione in presenza presso il carcere fiorentino di personalità di rilievo come il giornalista e scrittore Ubaldo Fadini; il regista televisivo e documentarista Lorenzo Hendel; la filosofa e saggista Katia Rossi; Padre Bernardo, abate della Comunità Monastica di San Miniato al Monte di Firenze; l’antropologa ed etnologa Maria Gloria Roselli; l’autrice Roberta Mazzanti e lo storico dell’arte oltre che Rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari, che concluderà il ciclo d’incontri martedì 24 maggio.

Per questa settima edizione i partecipanti al corso saranno invitati a riflettere attorno alla tematica dei luoghi, qualsiasi essi siano, materiali e non, e sulla capacità degli spazi fisici di influenzare scelte umane e caratteristiche identitarie di ognuno di noi. “Convinta che la scrittura possa consolidare mondi andati in frantumi che non si è saputo in altro modo aggiustare – racconta la scrittrice Monica Sarsini, curatrice del progetto – pensai a Scrittura d’evasione ormai sette anni fa. Con i partecipanti al corso ci siamo ascoltati, conosciuti e sono sempre state le parole a farci attraversare questi paesaggi, fino a giungere a quel luogo in cui si dà voce al proprio vissuto, riportando la propria storia sulla pagina, imparando a leggere e scrivere in modo critico, attento e profondo, a lavorare su un testo e a comprendere le diverse forme della scrittura”.

Un corso, “Scrittura d’evasione” su cui il Comitato fiorentino di ARCI punta da anni, in primis per la sua capacità di coniugare inclusione, umanità, solidarietà, cultura e partecipazione. “Scrittura d’evasione – sottolinea Marzia Frediani, Presidente di ARCI Firenze – è un progetto di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché mettere la cultura a disposizione della popolazione carceraria, favorendo il confronto e la crescita delle persone è uno degli obiettivi fondanti della nostra associazione. Una società più equa e giusta passa anche dall’accesso culturale per tutte e tutti, soprattutto se si crea l’opportunità di non essere solo fruitori, ma anche protagonisti, come in questo caso”.

Anche quest’anno “Scrittura d’evasione” è sostenuto dal contributo del Comune di Firenze nell’ambito del progetto “Realizzazione attività di animazione culturale e socializzazione a favore della popolazione carceraria del Nuovo Complesso Penitenziario di Sollicciano e della Casa Circondariale maschile Mario Gozzini” realizzato in RTI con CAT (Capofila) e Arci Firenze (partner). Il progetto è realizzato grazie alla collaborazione e al sostegno della Direzione di Solicciano NCP e dell’Istituto CPIA 1 Firenze.

Chi è l’autrice
Monica Sarsini è nata a Firenze e vive nelle campagne vicino alla città. Scrittrice e artista visiva, ha esposto in numerose personali e collettive, in Italia e all'estero, e ha realizzato installazioni, performance e scenografie per spettacoli teatrali d'avanguardia. Tra le sue numerose pubblicazioni: “Crepacuore” (1985); “Crepapelle” (1988); “Crepapancia” (1996) per l’edizione Scheiwiller. Tiene corsi di scrittura nella sezione maschile e in quella femminile del carcere di Sollicciano. Da questi ultimi sono nate tre raccolte: “Alice nel paese delle domandine” (2011), “Alice, la guardia e l’asino bianco” (2013) e “Racconti dalla Casa di Nessuno” (2019) pubblicate dalla casa editrice Le Lettere.

Fonte: Arci Firenze

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