"L'incontro è andato bene ed è stato fatto il punto della situazione, il Comune di Empoli si è preso l'impegno per gestire il passaggio dal punto di vista finanziario in vista di una riapertura". Così Samuele Falossi del sindacato Slc-Cgil risponde ai microfoni di gonews.it sull'esito dell'incontro della delegazione dei lavoratori della piscina comunale dopo la chiusura di oggi.
Il dato più interessante della giornata è che è stata chiesta la cassa integrazione proprio dalla società nel mirino delle polemiche, Aquatempra. Lo annuncia proprio Falossi, affermando che: "È evidente che il problema di Empoli è legato alla scarsa chiarezza della situazione finanziaria, non sono stati prodotti i dati richiesti. La decisione formalmente non è stata presa dal Comune ma per la società era impossibile fare altrimenti. Sono stati evidenziati costi importanti per Aquatempra, maggiori alla gestione precedente. C'è da capire come gira la macchina a livello economico-finanziario".
L'aggiornamento sarà a stretto giro, entro la settimana sicuramente. "Siamo disponibili al confronto anche con un orizzonte temporale più lungo, visto che la crisi dell'energia ci sarà anche domani e nei prossimi giorni".
Sull'assetto della società invece ci sono due certezze per la Cgil: "Si è rotto il rapporto di fiducia tra amministrazione e l'attuale cda, sulle nomine a noi non interessa, il Comune si prenderà le sue responsabilità, noi andiamo a trattare con chiunque. Sul tema per la gestione pubblica o privata, per noi deve rimanere pubblica".
A seguire è giunto anche il commento del sindaco Barnini: "Ringrazio il sindacato e i rappresentanti dei lavoratori per la disponibilità al confronto e per l’approccio costruttivo tenuto, condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori e ci impegniamo a fare tutto il possibile affinché le oggettive difficoltà di bilancio non ricadano sulle loro spalle. Teniamo aperto il tavolo di confronto sperando di poter arrivare ad una soluzione positiva già nei prossimi giorni".
Di seguito la nota ufficiale rilasciata dal sindacato sulla vicenda.
È stata l’occasione di illustrare le motivazioni del nostro ‘no’ alla chiusura dell’impianto, analizzare il duro periodo della pandemia e le prospettive future.
Da oggi l’impianto chiude e i 40 dipendenti della Società Aquatempra, che lo gestisce, si ritroveranno a vivere i problemi di salari dimezzati, di incertezza del loro futuro; senza considerare le pesanti ricadute sui tanti utenti e le società sportive che utilizzano lo sport come elemento di crescita della società. A queste istanze va data risposta in termini di chiarezza e tutele.
Il sindacato e le Rsu, insieme a coloro che hanno affrontato la crisi garantendo il servizio nonostante le tante difficoltà, hanno dichiarato la disponibilità ad un confronto con l’amministrazione per la ricerca di soluzioni condivise che, dando risposte concrete alle tante attese delle lavoratrici, tengano conto dell’aumento dei costi dell’energia e le necessità della ripartenza.
Tutto questo può avvenire solo con la riapertura della piscina, prima possibile.
L’amministrazione comunale, rappresentata dalla sindaca, dall’assessore allo Sport e dall’assessore con delega alle Politiche del Lavoro, ha dichiarato la volontà di risolvere la situazione in tempi rapidissimi, coerentemente con le necessità di bilancio, e ha espresso la propria disponibilità a proseguire il confronto anche sulle proposte avanzate all’incontro.
A questo scopo l’amministrazione comunale, dopo l’incontro con la società Aquatempra, con un quadro economico-finanziario più chiaro, convocherà il sindacato e le Rsu per discutere il da farsi e come farlo.
La Slc Cgil, le Rsu, le lavoratrici e i lavoratori di Aquatempra presenti al presidio ritengono l’incontro molto positivo e auspicano che l’Amministrazione colga positivamente l’approccio costruttivo da noi espresso.
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