Manifestazioni organizzate anche quest'oggi per protestare contro il conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina. A Pisa circa 250 persone, la maggior parte di origine ucraina, si sono riunite di fronte al municipio per chiedere il sostegno concreto dell'Italia e l'arrivo della Nato per fermare la guerra. Slogan potenti come 'Putin Satana' e cartelli inneggianti alla pace sono stati il centro della manifestazione. Era presente anche il sindaco Michele Conti.
A Firenze il copione si è ripetuto con una presenza ancora più massiccia di dronte a Palazzo Vecchio. In conclusione della Conferenza del Mediterraneo per invocare la pace, dopo l'arrivo del presidente Sergio Mattarella, nel pomeriggio è stato il momento di inneggiare alla fine del conflitto. Presenti il sindaco di Firenze Dario nardella, l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il presidente della Regione Eugenio Giani e uno dei sindaci dell'area mediterranea, quello di Atene, Kostas Bakogiánnīs.
Il presidente della Regione Giani: "Noi siamo dalla parte del popolo ucraino, noi siamo per chi lotta per la libertà e la democrazia. Il dittatore russo Putin la sta negando. In Europa occorre determinazione nel condannare quello che sta facendo Putin. Siamo solidali con quei russi che sono scesi in piazza e sono stati repressi. In questi anni ho conosciuto tante persone che vengono dalla Russia che amano il nostro paese. Io sono convinto che quelle persone vogliono e sanno ribellarsi all’immagine devastante che Putin sta dando della Russia"
L'arcivescovo Betori: "La guerra e sofferenza, soprattuto dei più deboli dei piccoli dei poveri. Uno spirito di qualsiasi religione è capace di compassione, come uomini di qualsiasi fede ci sentiamo di dover patire insieme a tutti quelli che soffrono. Facciamo crescere tutto questo sentimento di compassione che faccia crescere opere di accoglienza e pace".
Oxana Polataitchouk, facente funzione del consolato ucraino, parla anche della Russia: "Anche loro hanno bisogno di vivere in un paese civile, chiediamo libertà anche per loro. Qualsiasi manipolazione viene a galla. Abbiamo bisogno di tutti voi per fermare questa strage, siamo molto piccoli di fronte a questo grande nemico".
Sul palco ha parlato anche l'eurodeputata Simona Bonafè: "La guerra in Ucraina ci riguarda tutti, riguarda tutta l’Europa. Siamo qui per essere solidali con questo popolo, l’Europa non può far non sentire la sua voce. Ci sono le sanzioni sul tavolo, dobbiamo sempre essere aperti al dialogo, la diplomazia al lavoro deve stoppare questa bruttissima pagina che si sta svolgendo alle porte dell’Europa perché l’Ucraina è parte dell’Europa".
La dichiarazione di Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze, oggi in piazza Signoria a Firenze con tanta gente e tante bandiere del sindacato alla manifestazione per la pace in Ucraina: “Una bella piazza partecipata da tanti cittadini, lavoratori e lavoratrici. Per dire no alla guerra, a questa e a tutte le guerre. Dobbiamo far sì che le mobilitazioni, come quella di oggi, consolidino i valori democratici. Dire pace ovviamente non basta. Se vogliamo sconfiggere la cultura della guerra, dobbiamo costruire un'Europa davvero sociale”
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