"Il Centro Storico volterrano è un bene da tutelare e la prima forma di tutela è proprio quel decoro urbano che negli ultimi anni è venuto meno. Ed è per questo che Uniti per Volterra chiede al Sindaco Santi di non toccare la zona rossa, ovvero lo strumento che è stato ideato proprio per impedire di snaturare un'autenticità ammirata da tutto il mondo".
Così Paolo Moschi, Capogruppo Lista Civica Uniti per Volterra.
"In un’epoca dove tutto si dirige verso un’anonima omologazione, la salvaguardia della storicità e della differenziazione, così come presente nel centro storico volterrano con i suoi esercizi commerciali, dovrebbe essere una priorità nell’agenda di chi ci amministra.
La tendenza di trasformare Volterra da città dell’alabastro a città dei 'mangifici' non giova a nessuno, anzi mette in crisi le attività esistenti e squalifica l'intero commercio, favorendo unicamente un turismo mordi e fuggi, che non dona ricchezze al nostro tessuto commerciale, ma che lascia solamente confusione e sporcizia.
Per questo riteniamo sia profondamente sbagliata e soprattutto miope, la scelta della giunta Santi di prorogare la zona rossa per un solo anno, quando questa dovrebbe essere estesa come minimo a tre anni.
Piuttosto, appare incomprensibile e paradossale che il percorso per il riconoscimento di Volterra quale “Patrimonio Unesco” sia ancora fermo. Su questo punto la Giunta Santi risulta assolutamente assente. Di contraltare, assistiamo allibiti a una politica di inseguimento di un modello ultra-turistico, come ad esempio, per certe concessioni del suolo pubblico.
Fortunatamente sembra che stiamo andando verso la fine della Pandemia. Motivo per cui siamo, piuttosto, a chiedere il ripristino dei tavoli di cortesia e il ritorno alle regolamentazioni antecedenti al 2019.
Come dicevamo, nel concetto di hospitality il decoro è tutto. Ed è per questo che dobbiamo assolutamente intervenire affinché le criticità e le brutture ad oggi presenti, e sulle quali ricordiamo che l'amministrazione è stata ripresa addirittura anche dalla Soprintendenza, siano corrette entro la prossima Pasqua, inizio della stagione turistica".
Fonte: Ufficio Stampa
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