Ucraina, la condanna dalle Università toscane: "L'Italia ripudia la guerra"

Condanna dalle università toscane all'aggressione militare della Russia in Ucraina. Ecco i commenti degli atenei.

Scuola Superiore Sant'Anna e Scuola Normale Superiore: "Sostegno incondizionato alla fine delle ostilità"

Il governo russo ha scelto la via della guerra, in spregio alle norme fondamentali del diritto internazionale e mettendo a repentaglio l’incolumità della popolazione civile inerme, che pagherà il prezzo maggiore di questa scelta scellerata. La Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore condannano in modo fermo l’aggressione militare lanciata il 24 febbraio dalla Russia contro l’Ucraina attraverso la nota della rettrice Sabina Nuti e del direttore Luigi Ambrosio, per condividere i sentimenti delle due comunità accademiche, emersi durante l’incontro congiunto svoltosi poche ore dopo la notizia dell’aggressione, il 24 febbraio, convocato per riflettere sull’attacco portato dalla Russia all’Ucraina. Si è trattato di un evento che ha visto la partecipazione dei vertici delle due istituzioni, docenti, ricercatori, ricercatrici, allieve, allievi, personale tecnico amministrativo e, grazie alla rete, sono stati raggiunti oltre 300 utenti collegati.

"Esprimiamo - sottolineano Sabina Nuti e Luigi Ambrosio - la massima solidarietà al popolo ucraino e sosteniamo in maniera incondizionata ogni tentativo di giungere a una cessazione delle ostilità, alla risoluzione pacifica delle controversie fra i due Stati e a una piena riconciliazione fra le parti. Chiediamo pertanto a quanti hanno responsabilità politiche e di governo di farsi parte attiva nella risoluzione della crisi. Riteniamo decisivo che i paesi dell'Unione Europea assumano posizioni unitarie nella condanna dell'aggressione e nell'adozione di sanzioni adeguate nei confronti del governo russo. Auspichiamo un coinvolgimento attivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite perché favorisca il ricorso al dialogo, alla diplomazia e alla cooperazione fra gli Stati".

"Rivolgiamo - concludono Sabina Nuti e Luigi Ambrosio - un pensiero alle vittime di questo conflitto e ai loro familiari ed esprimiamo vicinanza a quanti soffrono per questi atti di violenza insensati, consapevoli che la guerra, oltre a lacrime e devastazioni, porta soltanto alla sconfitta di tutte e tutti".

Università di Firenze, sostegno agli atenei ucraini

L’Università di Firenze manifesta la propria vicinanza alla popolazione, alle istituzioni ucraine e a tutti coloro che soffrono in questo momento nelle circostanze drammatiche della guerra in atto. Il violento attacco, colpendo quei territori, mina nel profondo i valori e i fondamenti dell'Europa e della nostra Costituzione, che afferma all’articolo 11 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Richiamandosi con forza a questi principi, l’Università di Firenze fa appello alla comunità internazionale perché dialogo e diplomazia possano agire per la risoluzione negoziale del conflitto ed esprime profonda solidarietà a docenti, studentesse e studenti dell’Ucraina per le conseguenze che questo gravissimo evento provoca sulla vita quotidiana dell’intera nazione.

L’Ateneo, anche alla luce dell’art. 1, comma 3, del proprio Statuto, ribadisce l’impegno a favore “della cooperazione e interazione delle culture, quale fattore di progresso e strumento per contribuire all’affermazione della dignità di tutti gli uomini ed alla giusta e pacifica convivenza tra i popoli” e intende promuovere azioni di collaborazione e iniziative umanitarie a sostegno degli atenei e della comunità universitaria ucraina in questo momento di grave difficoltà.

L’Università di Firenze condivide e fa proprio il comunicato della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), al cui interno è attiva la Rete Università per la Pace (RUniPace).

Università di Siena, disponibilità a fornire supporto a studentesse e studenti

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Siena esprime la propria condanna per le operazioni militari che si stanno svolgendo in Ucraina. Il Consiglio ripudia con decisione l’uso delle armi e della violenza quali strumenti di risoluzione di ogni controversia internazionale, ai sensi di quanto previsto dall’art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana.

L’Università di Siena, da sempre, pratica e insegna i valori della solidarietà, del confronto, e dell’integrazione tra Paesi e culture diverse, nel rispetto delle reciproche differenze, la cui conoscenza, opposta al tentativo di annichilazione, rappresenta un momento di crescita per tutte e tutti.

Sul fronte prettamente universitario, il Consiglio esprime la propria preoccupazione per il regolare svolgimento delle attività accademiche nelle università ucraine, rendendosi disponibile a fornire supporto a studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori che avessero difficoltà a proseguire il proprio percorso di formazione o a continuare la propria attività di ricerca.

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