A gennaio 2022 e rispetto allo stesso mese 2021, i ristoratori toscani, secondo le stime di TNI Italia-FederTerziario, hanno perso oltre il 30% del fatturato. Le attese per quest'anno sono tutt'altro che ottimistiche. Secondo il sondaggio del sindacato datoriale di categoria, fatto dal 16 al 19 febbraio scorsi tra i suoi associati, solo il 27% di imprenditori del mondo della ristorazione si aspetta che il 2022 sia un anno migliore, in termini economici, rispetto al 2021, il 50% prevede che sarà peggiore e il restante o stabile o non risponde. Ben l'89%, inoltre, afferma che rispetto al 2019 il fatturato è calato. E continua a calare anche in questo inizio 2022. Uno dei fattori che più contribuiscono a tenere lontane le persone dai ristoranti e dagli alberghi è, secondo gli imprenditori del settore, il green pass: l'85% degli intervistati chiede infatti che venga eliminato. Anche perché, secondo quasi due imprenditori su tre, proprio a causa della certificazione verde si sono trovati in situazioni spiacevoli o hanno discusso con il cliente.
Nonostante la profonda crisi in cui versa il settore, la maggioranza degli imprenditori non ha perso la passione per il proprio lavoro. Quasi il 54% degli intervistati ha dichiarato, infatti, di aver fatto investimenti nel corso del 2021.
Sempre secondo l'indagine di TNI Italia-FederTerziario, gli imprenditori dell'accoglienza e della ristorazione sono convinti che per salvare e rilanciare il settore servano, prima di tutto, interventi concreti e urgenti sul caro bollette, la reintroduzione del credito d'imposta per chi ha il fondo in affitto, l'eliminazione del green pass, la riduzione della pressione fiscale, la moratoria fino al 2023 di mutui e finanziamenti.
E proprio perché l'urgenza per gli imprenditori è agire subito e concretamente sul caro energia, il sindacato datoriale di categoria lancia su change.org (questo il link www.change.org/p/stop-caro-bollette-famiglie-e-imprese-stanno-morendo) la petizione online 'Basta imposte, solo consumi', in cui chiede al governo di far pagare alle imprese le stesse tariffe per l'energia che vengono pagate in Europa, di tassare gli extra profitti delle imprese fornitrici di energia in modo da sostenere lo scostamento di bilancio necessario ad aiutare le imprese italiane massacrate dal caro bollette, di pagare solo il consumo effettivo, senza imposte né oneri di sistema, di calmierare le tariffe e far applicare quella più bassa come misura eccezionale in questo difficile momento storico, di estendere anche alle pmi il credito d'imposta del 20% sulle bollette pagate e di applicare il meccanismo del 'reverse charge Iva' perché le imprese non hanno liquidità per pagare oggi l'Iva che porteranno in deduzione domani.
“Ho un ristorante a Siena è la mia bolletta è raddoppiata. In generale arrivano bollette con aumenti che vanno in media dal 100 al 400%, grazie anche allo sciacallaggio delle imprese fornitrici di gas e luce che possono applicare tariffe allucinanti. Ma questo – ha commentato Tiziana Del Monaco, presidente regionale di TNI Italia-FederTerziario – avviene solo in Italia perché in altri paesi dell’Unione europea le bollette sono spesso irrisorie, creando uno squilibrio enorme tra imprenditori italiani ridotti allo stremo e imprenditori di altri paesi europei che possono svolgere la propria attività di impresa senza essere mangiati dalla tassazione, che in Italia è la più alta in assoluto”.
“E' di pochi giorni fa – ha sottolineato il presidente di TNI Italia, Raffaele Madeo - l'accordo che abbiamo siglato con FederTerziario, che ha firmato 22 contratti di lavoro nazionali, grazie al quale diventiamo un sindacato datoriale che rappresenterà le imprese della ristorazione e ricettività ai tavoli nazionali, regionali e comunali, offrendo ai suoi iscritti una serie di servizi gratuiti, quali l'Haccp, l'app per il controllo acquisti e quella per il delivery. Primo obiettivo la realizzazione di un contratto nazionale del lavoro specifico per la ristorazione”.
“La mission di FederTerziario - ha commentato il presidente di Federterziario Toscana, Luigi Serrao – è sempre stata quella di essere al fianco delle imprese, con l'obiettivo di far ottenere maggiori economie e nuove occasioni di crescita. FederTerziario Toscana in questi anni ha messo a disposizione una serie di strumenti, servizi e convenzioni per sostenere gli imprenditori nella loro attività quotidiana e questo accordo con TNI ci consentirà di supportare un settore come quello dell'Horeca, che più di altri ha sofferto gli effetti della pandemia. Tra gli strumenti a disposizione: i servizi dell'ente bilaterale Ebintur, Previlavoro Italia, oltre a Fonditalia, il Fondo Paritetico Interprofessionale per la formazione continua”.
Fonte: Ufficio stampa
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