E’ stato presentato oggi, in conferenza stampa, dai componenti del Gruppo PD della Commissione regionale sanità, un documento di sintesi, frutto di un importante percorso partecipativo sugli Stati Generalidella salute, che presenta alcune proposte per la sanità regionale del futuro a sei anni di distanza dall’ultima riforma regionale. Leproposte presentate confluiranno in una articolata risoluzione, aperta ai contributi delle altre forze politiche, come contributo per la discussione generale dei prossimi mesi. Molte le sfide che il gruppo Pd ha messo in campo, sinteticamente riportate. La promozione del principio “Health in all polizie”e la costruzione di una rete fondata sulle Case di Comunità, Ospedali di comunità e Centrale Operativa per rafforzare la sanità territoriale.
La riconferma delle 3 grandi aziende con l’affiancamento di unorganismo per la programmazione formato dai direttori delle zone distretto e del presidio ospedaliero di riferimento e la ridefinizione della organizzazione delle rete ospedaliera. La sanità digitale per un sistema moderno ed efficace della gestione tecnologica delle informazioni e la ricerca e l’innovazione in sinergia con le Università toscane. Una maggiore integrazione dei servizi socio sanitari ed assistenziali per la presa in carico della persona.
L’uniformità del servizio emergenza urgenza per una risposta sempre piùappropriata e tempestiva, tutelando il servizio regionale Pegaso. Ed infine, la centralità delle risorse umane, l’abbattimento delle liste di attesa, il rafforzamento del ruolo del terzo settore ed il potenziamento delle capacità di resilienza nella emergenza della pandemia.Federica Fratoni -membro della commissione sanità -ha sottolineato nel suo intervento il valore di questa risoluzione, figlia di un lungo percorso ricco di contributi arrivati in oltre 80 audizioni e incontri territoriali, quanto mai necessario in questo momento storico nel quale siamo chiamati a disegnare la sanità del futuro.
«Questa risoluzione–ha aggiunto la consigliera regionale –costituisce l’avvio di una importante fase di valutazione che potrà approdare in una serie di atti normativi e deliberativi funzionali al miglioramento del sistema.L’integrazione socio-sanitaria è, tra gli altri punti, un elemento strategico sul quale dobbiamo fare un salto di qualità nella direzione della presa in carico della persona a tutto tondo. È una sfida che non riguarda solo la Regione ma coinvolge a pieno titolo i comuni, il volontariato e tutto il terzo settore. In questo la nuova legge regionale sulla co-pianificazione può costituire un ulteriore valido strumento per offrire risposte efficaci a istanze conclamate o emergenti».
Fonte: PD Toscana
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