Aumento di indennità, la giunta Giglioli lo incasserà ma non subito

La giunta del Comune di San Miniato ha deciso di rinunciare all'aumento immediato delle indennità degli amministratori locali, approvato nell'ultima Finanziaria, lasciando nelle casse dell'Ente oltre 18mila euro, per i prossimi due anni. I bilanci in equilibrio consentono infatti ai Comuni l'aumento immediato dello stipendio dei propri amministratori, portandolo ai livelli previsti per il 2024.

Nei Municipi della fascia tra 10mila e 30mila abitanti, la nuova legge stabilisce un incremento del 30%, che per il sindaco significa passare dagli attuali 2.788 euro lordi a 3.625,5 euro lordi mensili, per il vicesindaco dagli attuali 1.533 euro lordi a 1.993 euro lordi mensili, per gli assessori a tempo pieno si passa dai 1.255 euro lordi a 1.631 euro lordi mensili, mentre per quelli part-time dagli attuali 627,5 euro a 815,75 euro lordi mensili.

La giunta di San Miniato ha invece deciso di adeguarsi gradualmente, scaglionando l'aumento e avvalendosi del 45% di incremento sull'importo complessivo, come previsto dalla nuova legge, andando così ad evitare ulteriori aggravi sulle casse comunali.

"La scelta di aumentare lo stipendio degli amministratori è stata decisa da una legge fatta dallo Stato, anche in virtù di un allineamento delle indennità con ruoli di altri Enti (Regione o Parlamento) che dovrà avvenire entro il 2024 - dichiarano gli amministratori -. La necessità di questi aumenti nasce dal fatto che, attualmente, il ruolo del sindaco e degli assessori prevede un compenso sottostimato, se si pensa anche alle responsabilità che tali ruoli comportano. Tuttavia, visto che c'era la possibilità di attuare gradualmente l'incremento, abbiamo scelto questa opzione, in modo da non richiedere alcun anticipo all'Ente e lasciare preziose risorse nelle casse comunali, a disposizione di servizi per i cittadini".

Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio stampa

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