La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa si conferma una delle migliori giovani università al mondo. Il ranking appena diffuso da THE – Times Higher Education, lo Young University Rankings 2022, per valutare le performance degli atenei fondati da meno di 50 anni, le assegna la prima posizione in Italia, la settima in Europa e la quattordicesima a livello globale. Rispetto al precedente ranking, è aumentato in maniera significativa il numero delle giovani università valutate a livello globale dagli analisti di THE – Times Higher Education: nel 2021 erano 475, nel 2022 sono state 790. Le giovani università, sottolinea THE – Times Higher Education nel presentare questi risultati, sono caratterizzate da elevato potenziale di crescita e di sviluppo e, pertanto, conoscere il loro posizionamento appare di particolare interesse.
A livello globale, il podio è suddiviso tra Europa e Asia, con il balzo in prima posizione di PSL Paris Sciences et Lettres (tra l’altro partner della Scuola Superiore Sant'Anna e della Scuola Normale Superiore per il network di università europee EELISA), la seconda della Nanyang Technological University di Singapore, la terza della Hong Kong University of Science and Technology. In generale, le università asiatiche confermano il loro ottimo piazzamento a livello mondiale. Per l’Italia sono presenti in classifica 17 istituzioni universitarie.
Per compilare il ranking delle giovani università, THE – Times Higher Education ha utilizzato gli stessi parametri del ranking di carattere generale, che comprende le migliori università senza fare riferimento all’anno di fondazione o al dimensionamento. Parametri come la formazione, la ricerca (attraverso il numero e la rilevanza delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale, la reputazione, sulla quale si sono espressi accademici in tutto il mondo, sono stati ponderati per riflettere le “speciali caratteristiche delle istituzioni universitarie più giovani”.
La Scuola Superiore Sant’Anna (che ha appena compiuto 35 anni: la legge istitutiva porta la data del 14 febbraio 1987) eccelle nel parametro “Industrial Income”, che comprende le attività di attività di trasferimento tecnologico e di “terza missione” per le quali si classifica in seconda posizione al mondo, dopo la coreana Ulsan National Institute of Science and Technology. Ottima anche la valutazione della ricerca, riferita al numero delle citazioni per docente.
“La competizione continua a farsi più ardua a livello globale e direi anche europeo – ha commentato la rettrice Sabina Nuti – a dimostrazione di quanto sia complesso mantenere, nel tempo, posizioni di vertice. Le variazioni nel ranking mondiale, nel 2021 la Scuola Superiore Sant'Anna era settima al mondo, sono giustificate dal raddoppio del numero delle università entrate nella classifica e dal conseguente aumento della competitività che richiede un nostro continuo miglioramento. Rientrare tra le prime 20 giovani istituzioni universitarie al mondo, tra le prime 10 in Europa e confermare la prima posizione in Italia sono risultati ottenuti grazie all’impegno di tutte le componenti della Scuola Superiore Sant'Anna, grazie alla collaborazione con tutto il sistema universitario italiano e con il mondo delle imprese e delle istituzioni pubbliche”.
Nardini: “Riconoscimento meritatissimo”
“È un riconoscimento meritatissimo che premia l’impegno della Scuola Sant’Anna e accresce l’autorevolezza di tutto il mondo accademico toscano”. Con queste parole l’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini accoglie la notizia dell’ottimo piazzamento della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa nel Young university rankings 2022, la classifica stilata da “The Times Higher Education”, che valuta le performance degli atenei ‘più giovani’, ovvero fondati da meno di 50 anni. Secondo l’edizione 2022 del ranking, il Sant’Anna conferma la prima posizione in Italia, il settimo posto in Europa e il 14esimo a livello mondiale.
“Il significato di questo risultato – prosegue Nardini – assume un’importanza ancora maggiore se consideriamo che la classifica è stata redatta su un numero di istituzioni notevolmente superiore rispetto all’edizione precedente, mostrando la capacità della Scuola di sapersi confrontare con le sfide che pone il nostro tempo”. “In particolare – afferma Nardini – spiccano gli obiettivi raggiunti sul piano del trasferimento tecnologico e della ricerca, temi centrali per una ripartenza solida e inclusiva”.
“Alla rettrice Sabina Nuti e a tutto il Sant’Anna rivolgo i miei più sentiti complimenti”, conclude l’assessora sottolineando che “il loro lavoro ci sollecita a fare sempre di più e meglio per consolidare come eccellenza a livello nazionale e internazionale l’intero sistema universitario della regione”.
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