Viaggio nella Massoneria a Empoli
Nell’immaginario collettivo è il posto segreto per antonomasia ed in effetti nessuno può accedervi se non iscritto. È la Massoneria, l'associazione diffusa in molti stati del mondo, le cui origini sono da cercare nel 1700 in Inghilterra e che è presente anche in Italia. In molti l’associano a fenomeni deviati che ci sono stati nel nostro paese, leggi P2, ed è anche per questo e per spiegare un po’ come funziona che un fratello ha accettato di farci fare un viaggio all’interno delle logge per illustrarci la simbologia ed i vari riti.
A Empoli ce ne sono di logge?
La Massoneria si divide in due ordini nati da una scissione, il Grand’Oriente d’Italia e la Gran Loggia d’Italia. La prima è solo maschile, mentre nella seconda sono ammesse anche le donne ed i due generi hanno pari dignità e diritti. A Empoli è presente il Grand’Oriente, il Goi, ormai da quasi 70 anni.
Come ti sei avvicinato?
Tramite una persona che conosco e che mi raccontava spesso di questa cosa. Mi ha fatto capire che la Massoneria è un’associazione umanistica ed umanitaria che accetta qualsiasi tipo di orientamento religioso e politico. Un posto libero e non a caso durante i lavori non si può parlare né di politica né di religione.
Come si entra in una loggia?
Attraverso la presentazione di un fratello, i tempi sono lunghi.
Tipo?
Anche un anno.
Perché?
Perché uno deve essere anzitutto convinto e non entrare solo per curiosità o pensando di avere favori. E, vedendolo dal lato della loggia, perché dobbiamo essere sicuri che chi entra è convinto delle nostre finalità.
Che sono?
Migliorare la società migliorando le persone. Per me è stato un percorso personale, io non ho bisogno di niente se non di questo ed è il motivo per cui sono entrato. Poi nel cesto può esserci anche la classica mela marcia, ma questo capita ovunque.
Torniamo all’ingresso
La proposta viene vagliata con grande attenzione, la foto della persona viene messa anche nella loggia perché ogni fratello anche delle altre logge possa vedere chi è e muovere eventuali obiezioni al suo ingresso. Poi serve avere la fedina penale pulita ed il certificato dei carichi pendenti. A quel punto fratelli che l'aspirante non conosce hanno colloqui con lui, si chiamano tegolature e servono a capire le reali motivazioni. Dopo questo passaggio viene fatta una relazione che si legge nella loggia e si vota senza sapere nè chi ha presentato il fratello, nè chi ha tegolato. Si usano palla bianca, palla nera e rossa se uno è indeciso. Se esce una palla nera si ripete la votazione, se alla seconda ce ne sono ancora la proposta viene messa sotto maglietto, cioè si ferma lì. Chi ha messo la palla nera dovrà parlare col maestro in separata sede e motivare la scelta. Se ci sono quattro o cinque palle nere si finisce nel libro rosso e la persona non potrà più presentarsi in nessuna loggia.
C'è una cerimonia di iniziazione?
Sì. E' un rito cavalleresco fatto con la spada. Il maestro ti inizia e resti iniziato a vita.
E' qui che indossate il cappuccio?
Sì, viene usato una sola volta durante l'iniziazione del profano. Il nuovo fratello è bendato perchè la simbologia dice che è nel buio e poi arriverà a vera luce. Quando gliela tolgono non ha ancora giurato e può ancora decidere di non entrare. Per questo noi siamo tutti incappucciati, perché lui non deve vedere chi è nella Loggia. A quel punto, se giura, ce lo leviamo tutti e vede chi c'è. Se invece ci ripensa all’ultimo momento viene accompagnato fuori e non saprà mai chi c’era in quella loggia.
Avete tante proposte?
Direi di no, anche perché si deve sapere chi ci si mette in casa e quindi andiamo cauti. Poi devono essere persone che portano un vantaggio di crescita, un accrescimento nelle discussioni che facciamo durante il rito.
Si può anche uscire?
Certo, si dice andare in sonno.
Avete dei gradi?
Sì, apprendista, compagno e maestro. Poi dal terzo ci sono i gradi, è una questione di tempo e di applicazione. Più uno sale di livello e più entra in contatto con fratelli di altre logge durante il rito. L'apprendista durante i riti non ha diritto di parola, deve solo ascoltare.
Entrare ha un costo?
Sì, iniziale e poi c’è una quota mensile. Anche noi abbiamo spese da coprire.
Dove vi vedete?
Nel tempio che è usato da diverse logge. Tutti sono quasi simili, hanno delle regole.
Ovvero?
Un pavimento a scacchi bianchi e neri per rappresentare il tempio di Re Salomone, un altare con sopra una Bibbia aperta sul Vangelo.
La Bibbia, ma la Chiesa non vi ha scomunicato?
Sì, la cosa risale ai tempi del Risorgimento, ma dentro ci sono anche preti, magari in incognito. E comunque la Massoneria crede e si rivolge al Dio di tutti chiamato il Grande Architetto dell’Universo. La scritta A.G.D.G.A.D.U. sta per a gloria del Grande Architetto dell’Universo ed è sopra ogni documento o tempio.
Torniamo al Tempio
C'è una serie di simbologie come la luce, il sole, delle candele poste a squadra, stemmi che riprendono gli antichi muratori dai quali nasce la Massoneria, i liberi muratori che costruivano le cattedrali ed erano itineranti. La loro gerarchia è identica ad ora.
E queste cose che si dicono dell'abbigliamento sono vere?
Ci vestiamo di scuro e, se uno arriva e non è vestito così, mette una sorta di veste nera, poi il grembiule ed i guanti bianchi che usavano i muratori al pari del compasso.
Avete i vostri posti nella loggia?
C'è un ordine col quale si entra oltre ad una precisa disposizione. Ad oriente siede il maestro venerabile e i dignitari dell’ordine, negli scranni in alto i maestri, in basso nella colonna del sud i compagni, in basso nella colonna del nord gli apprendisti.
E l’ordine di ingresso?
Prima entra il copritore interno, poi maestro venerabile, primo sorvegliante e secondo sorvegliante. Poi tocca ad apprendisti, compagni, maestri e dignitari dell’ordine. Fosse presente il Gran Maestro, lui entra per ultimo. Tutti vengono annunciati dal maestro delle cerimonie che guida il rituale. Ed è l’unico che si muove nel tempio durante i lavori. Poi c'è il rituale di apertura lavori con l'accensione delle candele ed ognuno parla. Un fratello, però, non può parlare con un altro ma deve farlo sempre col maestro venerabile e l’altro risponde allo stesso modo.
Perché?
Perché il maestro è il filtro per evitare discussioni.
Cosa è il tronco della vedova?
E' dove si mettono le offerte o si prendono se uno ha bisogno. Si chiama così perché era, appunto, per aiutare le vedove. Noi facciamo beneficenza, donazioni e cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà.
Cosa è stata per voi la P2?
Quella non era Massoneria e non a caso l'unica selezione era quella fatta da Licio Gelli, niente altro. Noi siamo altro. In molti paesi essere massoni è un onore.
Marco Mainardi
Tutte le notizie di GoBlog