L'impianto eolico sul Monte Giogo è fonte di polemiche dopo l'intervento in video di Vittorio Sgarbi. Il parlamentare e critico d'arte ha detto che l'assessore all'ambiente toscano andrà all'inferno per questi 'grattacieli' in mezzo alla natura.
Monia Monni ricopre il ruolo di assessore regionale nel mirino di Sgarbi e ha replicato a tono in un post su Facebook: "Mi hanno raccontato di un video dove un anziano signore urlante mi maledice e mi chiama capra, sostenendo che andrò all'inferno. Essendo abituata a confrontarmi con chi usa argomenti e non improperi, ho deciso di ignorarlo.
Ci sono sin troppe persone incattivite e che hanno costruito la loro carriera proprio sulla visibilità conquistata a suon di offese, urla e schiumando rabbia dalla bocca e, quindi, nel mio piccolo, non vorrei dare nessun contributo, seppur minimo, a fargli pubblicità. La cosa veramente meravigliosa e che merita tutta la mia attenzione è invece un'altra e siete voi: mi avete infatti sommersa di affetto e vicinanza. Siete unici e vi voglio dire due cose: Con tutto il cuore, grazie. 2. Se andrò all'inferno farò in modo che tutto quel calore sia prodotto da rinnovabili".
I commenti
Ceccarelli (Pd): "Soddisfazione per sdegno bipartisan sulle offese all’assessore all’ambiente"
"Con una mozione chiediamo a tutte le forze politiche dell’Assemblea toscana di esprimere un’esplicita condanna su parole e modi dell’onorevole Sgarbi", interviene il capogruppo Pd, Vincenzo Ceccarelli
"Sarà depositata domani mattina la mozione del Gruppo Pd nella quale si chiede al Consiglio regionale di esprimere, con un atto ufficiale, vicinanza e solidarietà all’assessore all’ambiente della Regione, Monia Monni, dopo il violento attacco subito dall’onorevole Sgarbi", annuncia Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in Consiglio regionale.
"Prendiamo atto con soddisfazione delle condanne bipartisan che le parole e i modi utilizzati dall’onorevole Sgarbi hanno suscitato - continua Ceccarelli - ma abbiamo ritenuto opportuno chiedere ufficialmente alla massima assemblea legislativa regionale di esprimere un’esplicita condanna in relazione a espressioni completamente estranee al civile confronto politico e dialettico, che può essere anche aspro, ma che non deve mai giungere alla violenza verbale e all’incitamento all’odio".
Di Giorgi: "Parole inaccettabili"
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