Coinvolgendo circoli, associazioni, tartufai e commercianti il tartufo sarà protagonista 365 giorni negli eventi sul territorio
Una stagione del tartufo che dura tutto l’anno e che per 365 giorni traina l’economia locale di San Miniato: è con questo intento che Fondazione San Miniato Promozione sta lavorando ad un progetto ambizioso, ribattezzato “San Miniato – Tartufo tutto l’anno” e incentrato sui tre tartufi sanminiatesi: il pregiatissimo bianco ma anche il marzuolo primaverile e il nero estivo.
Questo grazie alla collaborazione dell’amministrazione locale, delle associazioni e di tutti i portatori d’interesse (tartufai, commercianti di tartufo, vignaioli, ristoratori e non solo). Per passare dalle parole ai fatti, importante è una collaborazione con Cigoli e con la sua festa del tartufo marzuolo, che si svolge a marzo e celebra il tartufo primaverile, oltre ad uno splendido borgo e un santuario di grande rilevanza.
“L’inizio di “Tartufo tutto l’anno” - spiega Marzio Gabbanini, presidente di Fondazione SMP – non poteva non essere da Cigoli e con loro stiamo lavorando (insieme all’amministrazione comunale) a un progetto di collaborazione. Sarà coinvolto il circolo Gori, ma anche il CCN di Cigoli – Ponte a Egola, per una Mostra legata al tartufo marzuolo, simbolo di questo borgo”.
Saranno ovviamente coinvolti i tartufai, i vignaioli, i commercianti di tartufo, i norcini, i panificatori e molti altri. Questo all’interno di un percorso di promozione globale di San Miniato a 360 gradi, nel quale la Mostra Mercato di novembre è l’ideale conclusione: “Siamo molto orgogliosi e contenti – continua Gabbanini – perché nel nostro dna c’è proprio la promozione; non solo del tartufo, ma anche dell’economia, del turismo e di tutte quelle iniziative che possono invogliare le persone a visitare San Miniato e ad apprezzarne le bellezze architettoniche e le eccellenze enogastronomiche”. Ma tartufo tutto l’anno significa appunto attraversare le quattro stagioni, quindi anche l’estate. Ma come? Il centro storico nella stagione più calda – tra gli altri eventi – offre anche la Notte Nera. Che si lega al tartufo nero estivo, cioè lo scorzone: “Anche qui – prosegue Gabbanini – insieme al nostro interlocutore primario che è il Comune e insieme alle associazioni interessate organizzeremo delle iniziative sul nero estivo. Con l’autunno, invece, inizierà la stagione delle sagre paesane che anticiperà l’appuntamento classico della Mostra Mercato, che giungerà alla 51esima edizione”. La mano è tesa anche ai ristoratori: “Vorremmo - sottolinea Gabbanini - coinvolgerli in ognuna delle tre kermesse, magari con delle rassegne o altro, da concordare insieme. Il tartufo bianco è già conosciutissimo per il suo prestigio e il suo valore ma anche col marzuolo e lo scorsone si possono offrire ottimi piatti. L’obiettivo rimane quello di promuovere quanto più possibile il territorio, il tartufo, il turismo e l’economia. E i nostri tre tartufi sono una risorsa eccezionale da questo punto di vista”.
Un progetto che per il sindaco di San Miniato Simone Giglioli può consentire di vivere l’eccezionalità del territorio tutto l’anno: “Il nostro tartufo è da sempre un veicolo in grado di amplificare l’attrattività del nostro territorio. Il mio invito è quello di venire a gustarlo in loco, perché questo permette di scoprire un territorio bellissimo a vocazione non solo enogastronomica ma anche culturale e turistica. La stagionalità del bianco, il più pregiato di tutti, è limitata ai mesi autunnali, come ben sappiamo; tuttavia il nostro è un territorio che offre altre varietà di tartufo, come ad esempio il marzuolo, che ci garantiscono di avere questo prodotto eccezionale per tutto l’anno”. Ulteriori dettagli del progetto saranno forniti prossimamente.
Fonte: Fondazione San Miniato Promozione
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Miniato
<< Indietro