I monumenti, presenti intorno a noi in ogni città, consolidano nella pietra memorie storiche che sono per loro natura controverse, rispetto alle quali difficilmente tutti i membri della comunità si trovano d’accordo.
Ai monumenti, al centro dell’attualità nell’ultimo anno per contestazioni di piazza, atti di vandalismo, fino a giungere talvolta alla loro rimozione, è dedicata la rassegna "Memorie scritte nella pietra? I monumenti nelle società che cambiano" a Palazzo Blu, in auditorium e in streaming, a partire da giovedì 17 febbraio (ore 17.30). Succede che i monumenti diventino una presenza assente e finiscano per passare inosservati. Succede anche che, in certi momenti, quegli stessi monumenti riacquistino attualità, siano di nuovo simbolo di nuove accese controversie pubbliche, diventando per alcuni un oggetto di culto, per altri una vista insopportabile. Ciò accade con particolare intensità in occasione di cambiamenti politici e sociali profondi, talvolta di veri e propri cambiamenti di regime.
Ideata dal Professor Arnaldo Testi, la rassegna propone cinque conferenze, fino al 17 marzo per esplorare e inquadrare gli eventi in chiave storica e culturale. Si comincia il 17 febbraio 2022 con Arnaldo Testi che discute di "Che fare con le statue del generale Lee?" nel contesto della memoria della Guerra civile, della schiavitù e del razzismo negli Stati Uniti. A seguire il 24 febbraio Valeria Deplano (Università di Cagliari) con "Memorie di pietra del colonialismo italiano". Il 3 marzo tocca a "Che fare con le statue di Lenin?", con Antonella Salomoni (Università della Calabria). Il 10 marzo l'appuntamento è con Guri Schwarz (Università di Genova) per "Contromonumenti e scandalo della memoria a Berlino". E infine, a chiudere la rassegna il 17 marzo, "La cultura della memoria dell'Olocausto e l'identità nazionale americana", di Marla Stone (Occidental College, Los Angeles e American Academy, Roma).
Per info palazzoblu.it
Fonte: Ufficio Stampa
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