Al via tre corsi di formazione su mindfulness e pratiche dialogiche promossi dall’Università di Pisa


C’è ancora tempo per iscriversi ai tre corsi di formazione promossi dal Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica dell’Università di Pisa.

Il primo è “Teoria e tecniche di mindfulness, compassion e pratiche dialogiche come strumenti di lavoro per operatori sanitari”.  La scadenza è del 15 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione scientifica e pratica della mindfulness, della compassion e delle pratiche dialogiche al fine di aiutare gli operatori sanitari nella prevenzione del burnout e dell’esaurimento emotivo, fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Maggior informazioni sono disponibili a questo link.

Il secondo è “Applicazioni della Mindfulness nei contesti organizzativi”. La scadenza per la domanda di ammissione è alle ore 12 del 21 febbraio. Le lezioni si svolgeranno a distanza, in modalità online. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione sintetica della mindfulness e delle sue possibili applicazioni in diversi contesti lavorativi fornendo testimonianze ed evidenze scientifiche di come pratiche di consapevolezza possano incidere sull’ottimizzazione del rendimento/profitto del lavoratore, sul miglioramento della comunicazione interpersonale e sull’incremento del benessere. Per maggior informazioni consultare questo link.

Il terzo è “’Pratiche Dialogiche nelle organizzazioni Complesse’. Facilitatore del dialogo per team e gruppi”. È possibile iscriversi entro il 15 marzo. Il corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze di base delle pratiche dialogiche e le relative conoscenze di neuroscienze. Il tutto volto alla facilitazione nelle organizzazioni complesse socio-sanitarie-educative, nelle aziende, nelle governance e negli enti locali, anche attraverso la costruzione di equipe dialogiche in cui gli operatori siano “coach” facilitanti. Inoltre i facilitatori avranno il compito di diffondere la cultura dialogica nelle organizzazioni e sviluppare comunità di pratiche nella complessità dei sistemi aperti, degli utenti, delle loro reti sociali e territoriali. Tutte le informazioni sono consultabili a questo link.

Fonte: Università di Pisa

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