Modifiche bonus edilizia, Frangerini, "Imprese e cittadini onesti non siano penalizzati"

“I cittadini onesti e le imprese regolari che ricercano la qualità del lavoro non possono essere penalizzati dalle truffe di sedicenti imprese e professionisti”, ad esplicitare la posizione di Ance Toscana rispetto alle modifiche al funzionamento dei bonus edilizi introdotti dal Governo nel recente cosiddetto “decreto sostegni ter” è il presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili della Toscana Stefano Frangerini.

“I bonus fiscali non vanno penalizzati o resi di fatto inapplicabili – spiega il presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini -, vanno stabilizzati nel tempo per dare certezza ai cittadini e alle imprese, evitando inutili e pericolose corse contro il tempo che non si conciliano con qualità e sicurezza dei lavoratori. Non dimentichiamo che quanto sta avvenendo in questi mesi sul versante dei costi delle bollette evidenzia la necessità e l’importanza per le famiglie di vivere in abitazioni energeticamente adeguate”.

“L’esperienza di questi mesi – continua Frangerini - dimostra la assoluta necessità di approvare norme per la qualificazione delle imprese che lavorano per i privati, in analogia con quanto previsto per i lavori pubblici”.

A tutela delle imprese regolari, Ance annuncia di costituirsi parte civile nei processi che verranno celebrati per truffe legate ai bonus fiscali.

Ad oggi per l’utilizzo del superbonus la Toscana si pone al quarto posto in Italia per numero di asseverazioni depositate (8.455) ed al settimo per importo investimento (1miliardo e 178mila euro).

L’ART. 28 del D.L.4/2022 c.d. “sostegni ter” ha introdotto il divieto di cessione da parte di banche ed assicurazioni dei crediti fiscali legati ai bonus ristrutturazioni, misura che ha di fatto bloccato i cantieri. “A questo si aggiunge – sottolinea Frangerini – un ulteriore elemento critico: la retroattività della norma e, più in generale le continue modifiche apportate alla normativa. I bonus, invece, hanno bisogno di stabilità e certezza, la nostra proposta come Ance è di renderli stabili per qualche anno così da evitare fenomeni di ‘surriscaldamento’ del mercato e dei prezzi”.

La gestione del PNRR e la “lezione” che l’urbanistica deve trarre dalla pandemia, secondo Ance Toscana suggeriscono anche una riflessione sulla legge regionale urbanistica, 65/2014. “Pure senza essere stravolta – dice il presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini –, dovrebbe tenere di conto anche della ‘lezione urbanistica’ della pandemia, ovverosia centri urbani recuperati e riportati ad una pluralità di funzioni grazie anche ad una programmazione in grado di unire flessibilità e qualità della progettazione.

“Le due proposte di modifica attualmente in Consiglio Regionale vanno a nostro avviso in questa direzione – conclude il presidente di Ance Toscana – laddove prevede per i piccoli comuni un piano urbanistico unico e in quella che introduce forme di semplificazione per le procedure di approvazione di opere all’interno del PNRR. Semplificazione che non vuol dire minore attenzione a esigenze ambientali o di tutela”.

Fonte: Ufficio Stampa

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