La sospetta violazione dell'isolamento dell'attaccante è finita in Consiglio regionale. L'assessore Bezzini ha risposto in Aula, FdI replica: "Profondamente ingiusto che una persona perché di professione fa il calciatore, si possa sentire impunito"
La partenza da Firenze dell'ormai ex attaccante viola Dusan Vlahovic continua a far discutere. Se in un primo momento l'attenzione era concentrata sulla cessione della società di Vlahovic alla Juventus, con le varie proteste dei tifosi, oggi la dipartita del giocatore dalla Toscana si concentra sulla presunta violazione delle norme anti Covid.
A sollevare la questione, a fine gennaio, il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Regionale Francesco Torselli che il 28 gennaio ha presentato un'interrogazione in merito. Nello stesso giorno Vlahovic si sarebbe trovato già a Torino di fatto interrompendo in anticipo, secondo quanto emerso, l'isolamento dopo essere risultato positivo.
Durante la seduta del Consiglio regionale di oggi, l'assessore regionale alla salute Simone Bezzini ha risposto in Aula all'interrogazione presentata da FdI. "Dagli organi d’informazione è emersa la notizia che il calciatore Dusan Vlahovic si sarebbe trovato a Torino, il giorno 28 gennaio 2022, non in isolamento domiciliare, come la positività al Covid prevede. Abbiamo sentito l’Asl Toscana centro: non risulterebbe pervenuta dal calciatore, né da altri in sua rappresentanza, istanza di trasferimento del luogo di isolamento, come previsto dal Ministero della salute. Le azioni messe in atto dal dipartimento di prevenzione sono state quelle previste nei casi di sospetta violazione dell’isolamento domiciliare e spostamento non autorizzato dall’Asl. L’Asl Toscana centro ha dovuto informare l’autorità giudiziaria". "Trattandosi di informative nei riguardi dell’autorità giudiziaria – ha aggiunto Bezzini – e di informazioni di natura sanitaria, le stesse sono coperte da opportuno e obbligato riserbo".
Il capogruppo di Fratelli d’Italia si dice "assolutamente soddisfatto" della risposta dell’assessore regionale e replica "toccando due temi: quanto accaduto non è una denuncia di carattere sportivo, non è questione di simpatia (poca) o di antipatia (tanta) nei confronti di questa persona – dichiara Torselli –, ma di rispetto delle regole. Ogni mattina, in Toscana, ci sono decine di mamme che hanno a che fare con i tamponi e l’isolamento dei figli che non possono tornare a scuola, decine e centinaia di liberi professionisti che perdono giornate di lavoro a causa di isolamento domiciliare e tamponi, decine e centinaia di anziani hanno difficoltà a confrontarsi con il sistema informatico, di cittadini che ogni mattina hanno a che fare con i ritardi sull’emissione o la riattivazione dei green pass. È profondamente ingiusto – prosegue Torselli – che una persona, esclusivamente perché di professione fa il calciatore lautamente retribuito, si possa sentire impunito e uscire con un giorno e mezzo di anticipo rispetto alla fine dell’isolamento, per recarsi in un’altra regione, a quanto pare con un mezzo privato, a quanto pare con altre persone, delle quali non conosciamo le generalità. Denuncio anche questo – conclude Torselli –: il signor Vlahovic si è recato a Torino con altre persone, come raccontato da lui, e non si sa chi sono, se risiedono nella nostra regione, se sono state a contatto con un soggetto positivo al Covid 19 e il giorno dopo giravano liberi nella nostra regione. Vorrei sapere chi erano, lo dico con preoccupazione. Sono felice che l’Asl abbia avviato la procedura e abbia trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria. Sarà nostro compito conoscere e seguire la vicenda fino alla fine".
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