Il Comune si attiva per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale locale e invita la comunità a sostenere il progetto di Greve in Chianti, candidato all’Art Bonus. “Diventa mecenate e salviamo insieme l’arte di montagna chiantigiana”. E’ il sindaco Paolo Sottani ad invitare i cittadini a sostenere i tesori artistici locali tra cui l'affresco della Madonna con Bambino e Santi nella Chiesa di San Michele, situato a circa 900 metri di altezza, sul tetto del Chianti. Il primo cittadino esorta la comunità a esprimere una preferenza votando sul sito Art Bonus per il restauro dell’affresco che risale al quindicesimo secolo.
L’opera è attribuita a Paolo di Stefano Badaloni, detto Paolo Schiavo (1397-1478), allievo di Masolino da Panicale, ed è collocata sulla parete dell'altare inserita all'interno di un'edicola a forma di arco. L’affresco contiene la raffigurazione della Madonna in trono con Gesù Bambino che tiene in mano una rondine e una successione di santi, ovvero San Giustino, San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo, San Pietro, San Benedetto, Sant’Antonio Abate. Nella volta in alto è rappresentato il Padre Eterno, in basso nella predella è presente la raffigurazione a mezzo busto di vari santi.
“L'affresco si trova in un precario stato di conservazione – dichiara il sindaco Paolo Sottani – aggravato dalla perdita del colore originale, con questo strumento ogni cittadino può aiutarci a sostenere il necessario intervento di restauro dell’affresco, votando sul sito Art Bonus”. Il Concorso Art Bonus si svolgerà fino al 21 marzo 2022. I primi 10 progetti che avranno ricevuto il maggior numero di voti sulla piattaforma Art Bonus parteciperanno alle votazioni solo social, sfidandosi a suon di “likes” sui profili Facebook e Instagram di Art Bonus. Sarà proclamato vincitore del Concorso Art Bonus il progetto che otterrà il punteggio più alto, sommando i voti ricevuti nelle due fasi di votazioni. L’Art bonus consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Per votare: https://artbonus.gov.it/
La Chiesa di San Michele, situata all’interno del Parco San Michele, fu sede di un complesso monastico, associato nel corso del XII secolo alla Congregazione Camaldolese che ne ebbe il patronato fino al 1600 circa. Intorno all’anno Mille vi erano delle piccole celle abitate da monaci vallombrosani che si erano dedicati alla preghiera e al rimboschimento. Nel 1513 l'Oratorio di San Michele venne affidato da Papa Leone X, che era stato pievano di S. Pietro a Cintoia, ai monaci del Monastero di Santa Maria degli Angeli di Firenze. La giurisdizione ecclesiastica sul complesso di San Michele si concluse nel 1819.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino
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