Prosegue l’impegno della Toscana per incrementare la tutela e la sicurezza dei lavoratori organizzati mediante programmi e piattaforme digitali (i cosiddetti riders), avviata dalla legge regionale 18 del 4 giugno 2021.
Con decisione di giunta dello scorso 31 gennaio è stata, infatti, presentata al Consiglio regionale della Toscana una relazione sullo stato di elaborazione del “Documento tecnico di riferimento regionale”, previsto dalla medesima legge e finalizzato all’individuazione dei rischi lavorativi e delle conseguenti tutele per questa tipologia di lavoratori, le cui condizioni di vulnerabilità sono emerse soprattutto nel periodo di emergenza epidemiologica, quando le restrizioni alla mobilità hanno intensificato le prestazioni di consegna a domicilio.
“Il documento tecnico è quasi ultimato e rappresenta una importante linea di indirizzo sia per la valutazione dei rischi cui sono esposti questi lavoratori da parte dei datori di lavoro sia per la progettazione delle azioni di contrasto - commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Con l’elaborazione di questo documento, che è affidata a un gruppo di lavoro Regione-Aziende sanitarie, coordinato dalla Asl centro, stiamo quindi dando attuazione all’indirizzo politico espresso dalla legge regionale, puntando sull’ampliamento della sfera delle tutele a favore dei lavoratori digitali a prescindere dall’inquadramento contrattuale. L’impostazione della linea di indirizzo è già stata presentata al Comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, all’Ispettorato del lavoro, a Inail e alle organizzazioni sindacali. ”.
“Il documento, una volta pronto, ci consentirà di essere perfettamente allineati anche con il più recente orientamento della Commissione europea contenuto nella proposta di direttiva europea sulla regolarizzazione contrattuale dei rider e dei lavoratori delle piattaforme digitali - spiega l’assessora al lavoro e alla formazione Alessandra Nardini -. L’impostazione della linea di indirizzo è già stata presentata al Comitato regionale sulla sicurezza sul lavoro, all’Ispettorato del lavoro, a Inail e alle organizzazioni sindacali. A breve sarà illustrata nell’ambito del protocollo tra Regione Toscana, organizzazioni sindacali e aziende di food delivery, sottoscritto lo scorso novembre, così da arrivare alla stesura definitiva, alla sua piena ufficializzazione e, quindi, alla diffusione a tutte le organizzazioni datoriali. Con l'iniziativa di questi mesi ed il protocollo sottoscritto in Toscana, ci siamo posti l'obiettivo di provare ad assicurare a queste lavoratrici e lavoratori un lavoro che fosse più tutelato e più sicuro: questo documento è un tassello fondamentale della nostra strategia”.
Fonte: Regione Toscana
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